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Avellino – Circa millesessantotto ore in un mese, praticamente trentacinque ore al giorno. Nell’inchiesta sul sistema di stipendi gonfiati all’Asl di Avellino emerge uno spaccato che più dell’irreale che ha del surreale.

Una circostanza che è finita nel decreto di convalida del sequestro richiesto dalla Procura e firmato dal Gip del Tribunale di Avellino Paolo Cassano nei confronti di due indagati per truffa, il medico altirpino G.G.F e il dipendente dell’Unità Operativa Gestione e Valorizzazione delle Risorse Umane di Via Degli Imbiambo G.L.T. nel frattempo sospeso dall’Asl dopo le vicende emerse e la trasmissione degli atti da parte del- la Procura di Avellino.

Dopo il sequestro scattato agli inizi di gennaio ai danni del medico, per un importo di circa 235mila euro, ora arriva questa nuova misura reale applicata dal Gip del Tribunale di Avellino. Si tratta di una somma di circa 376mila euro, quella che si aggiunge al primo sequestro.

L’inchiesta della Sezione Criminalità Economica coordinata dall’aggiunto Vincenzo D’Onofrio, continua per decifrare anche un altro dato emerso dalle investigazioni dei militari delle Fiamme Gialle agli ordini del colonnello Gennaro Ottaiano. Non ci sono solo gli orari “gonfiati” ma anche le altre due false identità riferibili al codice fiscale del medico da decifrare.