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Alessandra questa mattina dopo la sveglia e la colazione in famiglia si era recata ad una merceria del centro cittadino di Avellino, dove era solita andare per acquistare qualche capo di abbigliamento piuttosto che qualche oggetto per la casa, ma anche per chiacchierare con la proprietaria che era diventata anche una grande amica.

E proprio alla donna che questa mattina Alessandra avrebbe confidato la preoccupazione per lo stato di allarme e tormento che viveva da qualche tempo il papà rispetto alla stile e condizione di vita che riguardava la 35enne, pare più di disagio psicologico che specificatamente fisico (aspetti ancora da chiarire fino in fondo).

Poi il ritorno a casa a Bosco dei Preti, una delle contrade più diroccate e isolate della città, al confine tra Contrada Bagnoli e Contrada Chiaire. Qualche foto su Istagram con l’amato asino che insieme a tanti altri animali circonda la residenza della famiglia Mazza. Poco dopo il pranzo, ecco che si consuma la tragedia che mai nessuno avrebbe immaginato.

Papà Costantino, 63 anni, esce nell’atrio di casa e porta con sè anche la figlia 35enne verso il pergolato: è in quel momento che caccia dalla tasca una pistola (regolarmente detenuta) e fa fuoco, mortalmente, prima verso la ragazza poi verso sè stesso.

In casa c’è la mamma: resta da chiarire se ha assistito a tutto alla scena o solo al rumore dei colpi e poi si è trovata davanti agli occhi una scena che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: la figlia e il marito agonizzanti sul pavimento in un bagno di sangue.

E’ proprio lei a chiamare i soccorsi ma all’arrivo del 118 e della Polizia non c’era più nulla da fare. Sulla scena del crimine anche il pm Luigi Iglio, titolare dell’inchiesta e il medico legale Carmen Sementa, alla quale è stato affidato l’incarico di effettuare l’autopsia sui corpi. Gli agenti hanno sequestrato nell’abitazione oltre all’arma usata dall’omicida, anche alcuni fucili da caccia.

Intanto sul posto arrivano alcuni familiari e amici della famiglia, tutti increduli per quanto accaduto nonostante nessuno nasconde che il rapporto tra papà e figlia, almeno negli ultimi periodi, sarebbe stato molto tormentato.

Acchiaggiante il silenzio che si respira tutto intorno alla casa della famiglia Mazza, così come è acchiaggiante il ragliare intenso dell’asinello di Alessandra.

Non c’è il fratello della vittima che vive fuori  e dunque non ha assistito alla tragedia che, invece, la mamma, volente o nolente, si è trovata davanti agli occhi. Resta anche da capire se la decisione di Costantino di sparare alla figlia, sia maturata a culmine di qualche lite, ma ad ogni modo poco cambia rispetto alla misura della tragedia.

Ma tutti descrivono Alessandra, molto conosciuta in città, come una ragazza solare, con qualche eccesso come è normale che sia per una 35enne. O forse qualcuno in più tanto da far crescere il tormento del papà. Ma probabilmente, o anzi certamente, la verità la saprà soltanto lui: tanto crudele da spingerlo a premere un grilletto prima verso la figlia e poi verso se stesso per farla finita.