Il comune di Avellino continua la sua strada verso la creazione di una nuova azienda per la gestione dei rifiuti in città. L’idea di distaccarsi dall’ente provinciale è un errore. A sostenerlo è il circolo Legambiente Avellino – Alveare.
«La nostra opinione in merito a questa idea dell’amministrazione Festa è sempre stata chiara. Abbiamo più volte parlato con il sindaco e abbiamo esposto le nostre preoccupazioni a riguardo», spiega il presidente di Legambiente Avellino, Antonio Di Gisi.
La notizia della Corte dei Conti dei giorni scorsi conferma la posizione del circolo cittadino che continua a sostenere la linea per cui bisogna mantenere la provincializzazione del servizio e non bisogna creare un sub ambito.
«La nascita di questa nuova realtà andrà a penalizzare la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti – continua l’esponente del circolo cittadino -. L’economia circolare si fa sul territorio tutti insieme, non dividendosi!»
Agli ambientalisti del circolo Alveare sorgono poi non pochi dubbi in merito alle reali intenzioni politiche di puntare alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti. «Vista tutta questa approssimazione nel procedimento per la creazione di un sub ambito per la gestione della raccolta differenziata, è ancora una priorità politica chiudere il ciclo dei rifiuti nei nostri territori?», si chiede Di Gisi.
Proprio su questo tema Avellino, così come tutte le altre città italiane, ha degli obiettivi fissati dalla comunità europea da raggiungere. Secondo il circolo Legambiente Avellino – Alveare è necessaria una riflessione politica più ampia da parte di tutte le parti in causa su come è meglio intervenire.
«Stiamo mettendo a rischio il delicato asset della gestione ambientale del territorio e dei rifiuti in Irpinia e le scadenze sono ormai prossime. A rischio c’è il commissariamento», conclude Legambiente Avellino.
Come ricordato anche da diversi attori sindacali e politici locali, entro il prossimo 30 marzo le autorità d’ambito dovranno procedere con l’affidamento del servizio integrato dei rifiuti altrimenti arriverà il commissariamento.