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L’era Michele Pazienza sulla panchina dell’Avellino è cominciata. Il trainer di San Severo raccoglie il testimone di Massimo Rastelli, esonerato dopo le due sconfitte con Latina e Juve Stabia. “Voglio trasmettere a dovere la mia idea di calcio e miei valori ai miei calciatori. Questo lavoro non è da imhttps://www.anteprima24.it/avellino/avellino-via-rastelli-attesa-per-il-sostituto-time-scelto/piegati statali, si fa con il cuore anzitutto, non si timbra il cartellino. Ho trovato una squadra consapevole che non basta chiamarsi Avellino, ci vuole qualcosa in più“. Pazienza, nomen omen in questo momento per i lupi, ha lanciato un chiaro messaggio.

Archiviate le chiacchiere, le presentazioni di rito è tempo di preparare la gara di domenica sera (ore 20.45). Al Partenio-Lombardi farà tappa il Foggia, ultima squadra affrontata ai tempi dell’Audace Cerignola da Pazienza. Nelle prossime ore, dopo la decisione rinviata al CAMS (leggi qui) si riunirà il GOS per le decisioni in merito alla gara di domenica.

IN CAMPO. Nella prima seduta di allenamento, Pazienza ha potuto contare sui rientri di Pezzella e Varela, quest’ultimo uscito anzitempo dalla gara del “Menti” ha recuperato dalla botta. Differenziato per Falbo e Maisto. Unico assente in campo Cionek, fermato dall’influenza. Domenica torna a disposizione per la prima volta, Rigione dopo aver scontato i due turni di squalifica. Da oggi, Pazienza avrà modo di lavorare sul modulo da adottare, se continuare sul 4-3-1-2 o cambiare volto all’Avellino.