I dati ufficiosi provenienti dalla segreteria provinciale del Partito Democratico non coincidono con le sensazioni e con i numeri che abbiamo osservato durante le nostre attività di presidio svolte in questi giorni durante le fasi congressuali.
I dati ufficiosi parlano di numerose tessere rinnovate in fase di voto – sia ad Avellino, sia in provincia -; per una questione di trasparenza CHIEDIAMO LA PUBBLICAZIONE DEI NUMERI DEI RINNOVI, DEGLI ISCRITTI ONLINE ED IL NUMERO EFFETTIVO DEI VOTANTI PER OGNI CIRCOLO, essendo in possesso solo di dati parziali perché mai comunicati pubblicamente e nemmeno mai trasmessi al Comitato “Parte da noi-Irpinia”.
Parlando di numeri reali, nei circoli dove abbiamo presidiato la situazione è la seguente:
- a San Martino Valle Caudina, paese di neanche 5mila abitanti, su 395 tessere sono stati effettuati 2 rinnovi portando la platea a 397 aventi diritto. Le persone che si sono recate al voto sono state 219, ossia il 55%.
- a Serino i votanti sono stati 20 su 50 iscritti effettivi, il 40%.
- A Mercogliano hanno votato in 35 su una platea di 54 iscritti effettivi, il 65%.
- A Lioni 80 votanti su 90 iscritti, l’88%.
- Nel seggio aggregato di Ariano Irpino e Greci sono stati 72 i votanti, su 152 iscritti effettivi, il 47%.
- A Forino 10 votanti su 20 iscritti, il 50%.
- Nel seggio aggregato Fontanarosa/Luogosano/Paternopoli/Sant’Angelo all’Esca 37 votanti su 53 iscritti effettivi, il 70%.
Purtroppo la provincia è vasta e le convocazioni al voto generalmente approssimative e parziali. Sono diversi i seggi, come ad Ariano Irpino, in cui è stato fatto mettere a verbale la mancata completa convocazione degli iscritti o addirittura, come Fontanarosa, la variazione della data di celebrazione, così, non abbiamo potuto garantire il controllo continuo dei seggi ma, solo da quelli nominati emergerebbe un dato sociologico allarmante: siamo una provincia, quantomeno, di incoerenti! Infatti, quasi 1 tesserato su 2 tra gli stessi che tra dicembre e gennaio scorsi hanno avuto la voglia di andare online e spendere 27 euro per iscriversi al PD, non sono andate ai seggi per esprimere quella preferenza alla Segreteria nazionale del loro partito. La ragione per cui si erano iscritti.
A fronte di questo dato, invece, in queste ore dobbiamo assistere, innanzitutto, alla mancata pubblicazione dei dati completi per circolo e accontentarci delle dimostrazioni di gioia diffusa della Segreteria Provinciale e della sua Commissione per il Congresso che ci comunicano una incongruente platea, addirittura, del 93% di votanti sul numero degli iscritti. Come Comitato “Parte da noi – Irpinia”, non ci troviamo, sarà che non siamo per nulla preparati in “matematica creativa”.
Scegliendo di appoggiare Elly Schlein, abbiamo scelto di testimoniare anche una battaglia per la legalità e la trasparenza, prima di tutto interna al partito.
La mancanza di dati certi ad oltre 12 ore dalla chiusura delle urne non ci aiuta e lascia spazio solo ai dubbi. Se questa deve essere la ragione del congresso rifondante, serve mettere tutto in discussione. Per dubitare del Partito Democratico Irpino e di coloro che vantano di esserne dirigenza non serviva rifondarlo.
Il comitato Parte da noi – Irpinia