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Avellino – “Nell’area della popolazione bersaglio, ossia di appartenenza dell’Asl di Avellinopossiamo dire con la massima certezza che tasso di incidenza e tasso di mortalità per patologie neoplastiche sono decisamente inferiori rispetto a quelli nazionali”. E’ questo il dato avanzato da Donatella Camerlengo, responsabile del Registro Tumori dell’Asl di Avellino presentato questa mattina al Viva Hotel di Avellino. Il campanello d’allarme, però, c’è per due microaree della provincia della Valle del Sabato, Solofra e alcune zone dell’Alta Irpinia.

“Un dato che ci ha portato  ad un ulteriore studio è quello sull’incidenza dei tumori tiroidei nelle donne – ammette Camerlengo – Quest’ultime sono forme neoplastiche piccole, ma riconducibili ad una accentuata diagnosi, superiore al pool nazionale”.

Negli uomini il primo posto per incidenza è occupato dai tumori del polmone (16.2 % su totalità tumori) e della prostata (16.0 %) ; mentre la prima causa di morte per cancro è rappresentata dal tumore del polmone (28.6%). Nelle donne il primo tumore per incidenza (23.6%) e la prima causa di morte (15.9%) per cancro è il tumore alla mammella. Il tumore del colon retto rappresenta, in entrambi i casa, rappresenta la seconda causa di morte per cancro.

Il report: Nel triennio 2010-2012 sono stati registrati 3.662 casi di neoplasie negli uomini con mortalità pari a 1.823, e nelle donne 2.982 con mortalità pari a 1.261, con un’età media che si aggira attorno ai 71 anni negli uomini e ai 66 nelle donne. I primi colpiti maggiormente da tumore ai polmoni, le seconde alla mammella. Mentre il numero dei nuovi casi attesi al 2017 è di 1.237 negli uomini e 1.069 nelle donne.

Francesco Sellitto presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino ha spiegato: “Ad oggi possiamo dire che la provincia di Avellino – spiega – E’ avanti nella cura delle malattie, ma il discorso non può essere fatto per la prevenzione. Siamo ancora indietro con i numeri, e bisogna fare molto di più. Per le aree degradate, la battaglia delle associazioni è davanti agli occhi di tutti: ci sono zone molto inquinate“.

“Il Registro dei Tumori è punto di forza per combattere e arginare le patologie oncologiche – ammette Maria Morgante Direttore Generale dell’Asl di Avellino – E’ lo strumento fondamentale per continuare la prevenzione. Bisogna programmare e attuare gli screening, e soprattutto bisogna continuare a  raccogliere dati da inserire per individuare aree di maggiore interesse”.

“La vocazione sanitaria dell’Irpinia non può e non deve essere messa in discussione. I presidi ospedalieri e le strutture sanitarie pubbliche della provincia di Avellino vanno preservati in ogni modo. Soprattutto in Alta Irpinia. Non possiamo restare indietro in questo delicato settore – ha ammesso il sindaco di Avellino Vincenzo Ciampi – L’assistenza pubblica deve necessariamente migliorare, dobbiamo essere vicini ai cittadini, non possiamo in nessun modo prescindere dagli ospedali o da presidi pubblici ad hoc. Servono servizi sanitari pubblici più efficienti.Ma senza le strutture adeguate a soddisfare le esigenze dei cittadini, non si può sicuramente fare molta strada”.