- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Lavoratori di Irpiniambiente e categoria sindacali di Uil Trasporti Av-Bn, Cisl, Cgil  Ugl e FIadel in presidio da questa mattina davanti al Comune di Avellino per contestare la palasata da parte del Comune di Avellino di affidare il servizio di gestione dei rifiuti direttamente al gestore privato De Vizia, e non alla alla società “Grande” che ha sottoscritto il contratto con Comune.

Una mattinata scandita anche da qualche momento di tensione con i lavoratori intenzionati ad incontrare il sindaco Gianluca Festa che, alla fine, ha ricevuto una delegazione con i segretari sindacali. (guarda la videointervista di Codella della Cisl).

Presente davanti al Palazzo Comunale il consigliere regionale del M5s, Vincenzo Ciampi che commenta: “Il passaggio di consegne dovrebbe avvenire con la “Grande” mentre il Comune lo vuoie fare con De Vizia. C’è qualcosa che non va.  Una circostanza che deve essere approfondita e vagliata in tutte le sedi anche a livello giudiziario, perché mi sembra veramente strano che nel settore di un servizio essenziale come quello dei rifiuti il passaggio di cantiere possa avvenire senza alcuna garanzia per i diretti interessati, cioè dei lavoratori che passerebbero da una società fondamentalmente pubblica ad una società interamente e interamente privata.

Così raccogliamo i primi frutti  di una scelta che ritengo scellerata compiuta dal Sindaco di Avellino che ha deciso di smembrare il ciclo integrato dei rifiuti a livello provinciale per inseguire un progetto che di fatto isola la il capoluogo dal resto della provincia, abdicando così a quella che era una funzione fondamentale. Noto una mancanza oserei dire proprio di rispetto nei confronti dei lavoratori che non possono essere trattata come merce, che passano da una parte all’altra senza alcuna garanzia per questo”.

Poi l’incontro con il sindaco Festa che ha rassicurato i lavoratori ma alle sue condizioni: “È garantito sia il livello occupazionale, ma che anche il dovere a lavorare. Chi vuole opporre resistenza se ne facesse una ragione. In Irpiniambiente c’è chi ha portato avanti la baracca con dedizione per anni, oggi probabilmente c’è qualche sfaticato che ha paura di dover iniziare a lavorare a distanza di anni. Ora è il momento che lo faccia».