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Avellino – Prende vita il progetto pilota “Salute mentale a teatro”, promosso dal Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL di Avellino, diretta da Mario Nicola Vittorio Ferrante, in collaborazione con l’Associazione teatrale Puckteatré. Il progetto mira a coinvolgere gli utenti presi in carico dal Dipartimento di Salute Mentale in un percorso di psicoterapia di gruppo integrata a tecniche di laboratorio teatrale, al di fuori del setting ambulatoriale, con l’obiettivo  di accrescere il benessere psicologico e contrastare l’isolamento sociale che spesso è accompagnato ai disagi emotivi.

Spiega i dettagli dell’iniziativa il dottor Pietro Bianco, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda sanitaria: “Mettiamo in campo delle attività di riabilitazione un po’ poi sofisticate rispetto al solito e che sicuramente saranno maggiori benefici ai pazienti.

Chiaramente noi ci inseriamo su una tradizione che potrei definire quasi millenaria, perché che il teatro sia un momento catartico per normali pazienti è risaputo, a cominciare dal teatro greco, dal teatro contemporaneo e anche dalle teorizzazioni che sono state fatte da uno psichiatra che si chiamava Moreno, che ha teorizzato lo psicodramma, che praticamente sarebbe un’azione scenica attraverso la quale vengono espressi dei contenuti, dei vissuti soggettivi.

È chiaro -prosegue Bianco- che ha una funzione prima di tutto catartica perché permette la liberazione di tensioni interne, poi permette a persone svantaggiate di poter avere voce, di potersi esprimere e di poter assumere altri ruoli al di fuori dei ruoli del malato. E una delle tecniche è pure il role play. Il ruolo training cerca di impersonare altre cose, possono rappresentare situazioni personali, ma anche situazioni di ordine più generale. Quindi rende diciamo così, a noi la possibilità di fare un percorso di consapevolezza e di attivare quello che è il potenziale residuo che esiste in tutte le persone svantaggiate”.