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Avellino – Centoquarantacinque giorni fa Ezio Capuano varcava i cancelli del Partenio-Lombardi fra lo scetticismo dei tifosi biancoverdi. L’estate turbolenta per le note vicende per le questioni Sidigas avevano lanciato nello sconforto la piazza. L’Avellino ha ritrovato la sua dimensione, ma soprattutto ha già conquistato in netto anticipo la salvezza. Salvezza che appariva utopia assoluta lo scorso agosto. E se l’Avellino oggi ha raggiunto il primo obiettivo stagionale, appeal tra i calciatori e soprattutto viene temuta dalle avversarie tanti meriti li ha proprio Capuano.

Centoquarantacinque giorni per ribaltare le prospettive, rapire i cuori dei più scettici: portando l’Avellino a una dimensione successiva. Mai una parola fuori posto. Nonostante i modi coloriti. Finito nel mirino dei tifosi che gli avevano dedicato anche uno striscione all’esterno del Partenio-Lombardi. Dal 16 ottobre qualcosa è cambio per il tecnico di Pescopagano. Mai come quel giorno Capuano sembrava un allenatore dal destino segno, un tecnico condannato a non togliersi mai di dosso quell’onta di critiche ed episodi che lo hanno portato alla ribalta nazionale. Invece con la tranquillità e la lucidità che contraddistingue i comandanti forti e vincenti è riuscito a diventare l’uomo dei sogni: un tecnico capace di trasformare una squadra costruita in dieci giorni in un gruppo solido. Ha trasformato lo scetticismo e gli insulti in applausi e ovazioni. 

Un tecnico che ha enormi meriti: dalla gestione dello spogliatoio, alla crescita di elementi diventati calciatori di grande caratura (da Parisi a Silvestri fino ad arrivare a Charpentier solo per far tre esempi). Una delle doti più importanti messe in campo dal tecnico di Pescopagano è stato isolare la squadra nei tanti momenti di difficoltà.  Un condottiero capace di sfruttare al meglio il materiale umano a sua disposizione, di non perdere la bussola quando sono arrivate le tegole dall’infermeria. Alla fine era importante salvare la squadra in attesa della svolta societaria, arrivata con Angelo Antonio D’Agostino, nei giorni scorsi. Il personaggio, l’uomo ed il tecnico Capuano che ha vinto lo scetticismo ed è diventato indispensabile per questo Avellino.