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Siamo e sono una persona seria che ha assunto un impegno con la città che sarà mantenuto, come sempre, in maniera trasparente, linerare e legale. Non permetto a nessuno, e dico nessuno, di infangare la mia onorabilità”.

Il sindaco Gianluca Festa si dice “indignato, ma sereno”, per i fatti successi della serata di ieri, quando è stato raggiunto da decreto di perquisizione disposto dalla Procura.

Non solo giornalisti, anche diversi direttori delle testate, ma ad aspettare  il sindaco di Avellino gran parte dei suoi assessori e svarianti consiglieri della sua maggioranza. Tutti i membri dei gruppi direttamente collegati al sindaco, ad eccezione di Diego Guerriero, indagato in un altro filone delle svariate inchieste che in questi giorni si stanno abbattendo sul Palazzo Comunale. ( Sul punto annunca che è pronto a rivedere le deleghe del dirigente indagato, Filomena Smiraglia ndr).

Il sindaco Festa si farà aspettare esattamente un’ora e mezza rispetto all’orario di convocazione della conferenza stampa. Pare sia stato trattenuto al Comando dei Carabinieri per firmare alcuni provvedimenti che gli sono stati notificati. Arriva in Comune con il suo legale di fiducia, l’avvocato Luigi Petrillo che conferma che le indagini riguardano capi di reato che vanno dalla corruzione, falso, abuso in atti d’ufficio, rivelazione segreto d’ufficio, turbativa d’asta fino all’associazione a delinquere.

Otto Carabinieri con grande garbo hanno perquisito per tutta la notte la mia residenza, il Comune, la mia automobile e persino l’abitazione di mia madre ricostruisce il sindaco- Ma ben venga, perchè almeno si fuga ogni dubbio sulla mia attività amministrativa, ed infatti non è stato trovato alcunché e questa attività frenetica avviata dalla Procura conferma che siamo persone pulite”.

E in questo passaggio Festa non nasconde che, “pur continuando a nutrire grande fiducia nella Magistratura, non posso non rimanere perpesso e provare un senso di inquietitudine rispetto alla tempistica. A due mesi della elezioni amministrative mi vengono contestati reati non riscontrati perchè mai commessi, ma secondo l’accusa risalenti a due anni fa. Ma non mi permetto di dire che la Magistratura fa politica”, ribatte Festa ad una domanda di un cronista”

E in questo passaggio Festa rincara la dose in particolare contro le opposizioni di Palazzo di città firmatari di diversi esporti che,, secondo Festa “hanno smosso montagne per partorire topolino. Chi prova a trovare alleati in Procura ha sbagliato strategia politica. Trovessaro un candidato per sconfiggermi. Altrimenti glielo trovo io e pongo io a loro la questione morale. Volevano far scoppiare la bomba e come al solito sono rimasti con la miccetta in mano. Da settimane andavano diceendo per strada che chissà che dovesse capitare al Comune. Eccoli serviti .

Noi da questa parte siamo persone perbene e non consentiamo a nessuno di mettere in discussione le persone che siamo. La gente di Avellino non è stolta e non si è fatta abbindolare da questo terrorismo psicologico“.