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“Le pressioni sono sicuramente significative, importanti allo stesso tempo. Una squadra, o piazza di blasone tipo Benevento, Avellino, Vicenza o Padova abbiano bisogno di una società forte dietro, magari che riesca a coprire le spalle al lavoro di tecnico e squadra”. E’ quanto affermato da Claudio Foscarini, tecnico tra le altre di Avellino e Cittadella, intervenuto nel corso di “Punto C” il format di Anteprima24. “Serve creare quella sorta di bambagia, utile ad ovattare il lavoro del tecnico con serenità ma soprattutto indipendente dai risultati – dice – Io noto questo aspetto tra il girone Sud e Nord. Ci sono squadre che vengono bersagliate dai risultati positivi o negativi, purtroppo la società non riesce ad isolare il lavoro di squadra, tecnico. Nelle piazze importanti, ripeto, servono società forti che sanno salvaguardare il tutto soprattutto nei momenti di difficoltà”.

“Ad Avellino – racconta, Foscarini – Sarei rimasto, l’accordo già c’era, purtroppo però poi sappiamo bene cosa è accaduto con la ripartenza dalla Serie D. Piazza del genere come Avellino o la stessa Benevento, indipendente dalla categoria ti senti un tecnico di Serie A. Quando porti anche quasi diecimila spettatori in uno stadio hai la carica da categoria superiore”. E su Michele Pazienza, dice: “Mancano sette partite alla conclusione del campionato regolare – Deve cercare di fare risultati per ottenere il miglior piazzamento in classifica, evitando il tran tran dei playoff. Serve trovare qualche appiglio, una chiave di volta per affrontare la post season. Serve una molla per disputare al meglio i playoff. Questo lavoro può farlo solo un tecnico. Non può farlo la società o il direttore Giorgio Perinetti, serve un qualcosa per far scattare la molla, visto che la squadra c’è”.