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“I racconti allarmistici e fuorvianti riguardanti il servizio di Emergenza Territoriale, richiedono, ancora una volta, chiarimenti e specifiche.
In primis è bene precisare che la riorganizzazione del Servizio 118 è stata resa necessaria, e non più procrastinabile, dalla ormai diffusa e generalizzata penuria di medici”. Così in una nota l’Asl di Benevento

“Nell’anno 2000, quando è nato il servizio 118, i medici operativi erano 100 – dichiara il DG dell’Asl, Gennaro Volpe – oggi abbiamo 48 medici, sufficienti appena per coprire 8 postazioni di soccorso avanzato a fronte delle 12 postazioni dell’attuale organizzazione. Per rispondere nella maniera migliore ai bisogni dei cittadini del territorio abbiamo messo in campo tutte le possibili soluzioni al fine di rendere un servizio efficace ed in linea con le previsioni normative in materia. A fronte del costante depauperamento del personale medico – continua Volpe – sono stati indetti avvisi per l’arruolamento di medici convenzionati, andati deserti; è stato svolto in tempi record il concorso per medici dell’emergenza a cui hanno risposto solo 8 professionisti che essendo già in forza all’ASL con contratto di convenzione, non ha modificato la situazione né risolto le criticità; abbiamo investito notevoli ed ulteriori risorse economiche per l’acquisizione di mezzi e strumenti innovativi da distribuire sul territorio ed abbiamo formato il personale infermieristico per il soccorso avanzato, come previsto dalla normativa ed in linea con le modalità operative applicate su tutto il territorio nazionale. 

Infine – conclude il DG – per affrontare le criticità e per garantire un servizio efficace, i medici attualmente impegnati nel servizio della Rete 118 svolgono ore di lavoro straordinario e prestazioni aggiuntive nei termini e modalità previsti dalla norma e dal CCNL, nel rispetto e per la salvaguardia della salute degli operatori oltre che dei pazienti”. 

Da quanto descritto è chiaro che l’Azienda Sanitaria di Benevento ha operato tutte le scelte possibili e sta utilizzando ogni istituto contrattuale consentito per rendere un servizio efficace e per superare nel modo migliore le attuali difficoltà, comuni a tutta la Regione e a tutto il territorio nazionale, in attuazione della normativa vigente. Ogni polemica attualmente in corso oltre a creare allarme sociale appare strumentale e non porta a soluzioni percorribili”.