- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento- La chiusura dei pozzi di Pezzapiana e il tema dei valori anomali di tetracloroetilene rilevati 20 giorni fa con la improvvisa dichiarazione di potabilità dopo sole 48 ore sono state al centro di una manifestazione di piazza. Altrabenevento con Gabriele Corona, l’associazione Acqua Bene Comune, con Giannicola Seneca, Libera con Michele Martino sono scesi in strada davanti alla Prefettura con padre Zanotelli per chiedere ancora una volta che l’acqua diventi un bene pubblico e che ovviamente sia potabile.

I manifestanti hanno rimarcato come sia grave e inammissibile che i dati diffusi dal sindaco di Benevento Clemente Mastella circa la potabilità non siano veri; inoltre è stato anche sottolineato l’inaccettabilità che almeno metà della città di Benevento possa far usufruire di una fonte diversa da quella del Biferno. Presenti anche due consiglieri comunali di opposizione in Comune, Giovanna Megna e Angelo Miceli, nonché il sindaco di Baselice Lucio Ferella, uno dei sindaci scissionisti sul fronte dell’acqua rispetto alle scelte del comune capoluogo, che sta contestando l’Ente idrico campano da settimane e prefigura di percorrere le vie legali.

Michele Martino di Libera ha sottolineato: “Siamo capoluogo di provincia e parliamo di acqua potabile: assurdo. Vogliamo verità, giudizio e futuro. Chiediamo l’intervento di un soggetto terzo che faccia luce su quanto accaduto in quei giorni. Non è giusto che in città ci sia acqua da serie A e l’altra abbia un problema di potabilità, l‘acqua del Biferno deve fornire tutta la città”.

Gabriele Corona di AltraBenevento ha detto dal canto suo: “L’Arpac dopo una nostra richiesta formale ci ha fornito i dati sia sui propri prelievi che quelli dell’Asl. I dati che confermavano il superamento della soglia di potabilità non è stato soltanto uno: ce ne erano 4. Nei giorni 18 e 19 ci sono picchi di tetracloetilene al di sopra della soglia di contaminazione dell’acqua. Il picco c’è stato e non è la prima volta”.

“Ci sono stati più corto circuiti e la storia clamorosa è quello che riguardano le fontane. IU valori sono totalmente non confrontabili con quelli di prima. Non possiamo scherzare sull’acqua, non è tollerabile. Invece di fare sceneggiate bevendo l’acqua in conferenza – ha concluso Coronadoveva esserci un pò di accortezza”.

Padre Zanotelli ritiene grave quello che stai accadendo in città: “Io sto portando avanti il discorso sull’acqua pubblica. Ma è grave quello che accade. Si fa bene a scendere in piazza  e pretendere la verità”.