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S. Giorgio a Cremano (Na) – Finisce – forse – nel peggiore dei modi la lunga rincorsa ai play off dell’Asd Cesare Ventura. Una rincorsa iniziata lo scorso autunno, quando, con fondate ambizioni, i ragazzi gialloblù hanno iniziato l’inseguimento alle posizioni che contano in classifica. Con prestazioni forse non sempre all’altezza delle potenzialità, ma sempre mettendoci cuore e gamba, confrontandosi sempre almeno alla pari con le altre contendenti del Girone. Quanto accaduto a San Giorgio a Cremano contro i padroni di casa del San Giorgio 1926 ha poco di calcistico. E, sia chiaro, non per colpa della squadra napoletana, che ha disputato una gara di certo maschia ma assolutamente corretta, sia in campo che fuori. L’ambiente ideale, nonostante il caldo, per giocare. Non dello stesso avviso l’arbitro della contesa, il signor Visone. Che ha deciso, probabilmente per familiarità con qualche calciatore di casa (considerando i dialoghi amichevoli prima, durante e dopo la gara), di decidere la gara a suo piacimento. Non soltanto con l’assegnazione di due penalty ma con una serie di decisioni che hanno innervosito e non poco la squadra ospite. Direttore di gara assolutamente inadatto considerata l’importanza della posta in palio. Una designazione irrispettosa per un campionato che rischia ancor più di perdere di credibilità. Una partita condotta in lungo e in largo dalla Cesare Ventura, che aveva trovato il goal in apertura con Sapio ed aveva poi continuato a gestire il gioco senza mai rischiare nulla, se non un tiro da lontanissimo dei padroni di casa terminato oltre la recinzione del campo. Se vogliamo, l’unica colpa per i ragazzi di Lepore, è stata quella di non chiuderla, considerate le occasioni da rete costruite e la mole di gioco espressa. San Giorgio 1926 che durante tutto il tempo di gara non ha mai tirato nello specchio, se non nei due calci di rigore concessi loro dal signor Visone. Due, assolutamente discutibili, uno per tempo. Il primo, calciato fuori, concesso dopo con un normale contatto tra difensore Cagnale e un attaccante di casa abile a tuffarsi. Il secondo, il goal del pari, completamente inventato, senza una plausibile motivazione, imbarazzante, concesso tra lo stupore generale. Un regalo agli avversari che mortifica i sacrifici di una Società, del tecnico Lepore e di tutti i ragazzi che dal rigore in poi hanno ovviamente perso la testa smettendo di giocare. Un pari che ha l’amaro sapore della sconfitta per i gialloblù. Una sconfitta non solo calcistica.
 
Asd San Giorgio 1926-Cesare Ventura 1-1
 
Reti: Sapio per la Cesare Ventura
 
Asd San Giorgio 1926: Roussell, Nocerino, Castaldi, Castaldo, Graziano, Ascione, Zannelli, Brancaccio, Neutro, Gifuni, Sorrentino. A disp.: Capuozzo, Nappo, Sanfasi, Di Micco, Maglione, Mancini, Giampaglia. All.: Vincenzo Maglione
 
Asd Cesare Ventura (3-5-2): Abbate; Schettini, Cagnale, Soricelli; Sapio, Tretola, Delli Carri, Dragone, Pizzi; Mulè, Marino. A disp.: De Girolamo, Manuzzi, Franco, Castiello, Giangregorio, Verderosa, Di Monti. All.: Giuseppe Lepore
 
Arbitro: Alessandro Visone di Ercolano. Reti: Sapio per la Cesare Ventura