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Benevento – La Curva Sud giallorossa ha ufficialmente preso posizione contro la decisione di disputare l’amichevole con l’Ercolanese a porte chiuse. La decisione, attuata dalla Questura, fa riferimento a motivi di ordine pubblico. Questa spiegazione non è bastata però ai sostenitori della Curva che in merito chiedono ulteriori chiarimenti dopo essere stati privati della possibilità di sostenere la propria squadra. Di seguito il comunicato ufficiale:

“Siamo da sempre contro il calcio moderno, questo “nuovo mondo” fatto di business, interessi, fallimenti di societa’ storiche e soprattutto contro il mondo ultras in tutti i suoi aspetti. Non ci siamo mai nascosti che da sempre combattiamo questo nuovo stile di fare calcio, siamo contro i potenti che ne fanno parte, e siamo da sempre coalizzati con tutti coloro che hanno intrapreso la nostra stessa presa di posizione. Non ci spaventa andare avanti per la nostra strada, contrastare quanto c’è di marcio in ciò che più amiamo, e sempre ci metteremo la faccia e andremo avanti per la nostra strada in modo da far valere i nostri diritti e salvaguardare il nostro movimento, la nostra vita. Dopo tre amichevoli a Cascia, dove abbiamo potuto seguire e sostenere i nostri colori,senza nessun risvolto negativo o motivo di far intervenire il servizio d’ordine, e’ arrivata la “nota stonata” della chiusura al pubblico per motivi di ordine pubblico nell’amichevole che si disputerà al “Vigorito” tra Benevento ed Ercolanese.

Da premettere che non c’è nessun precedente tra le due compagini e quindi nessun motivo che possa presagire ad alcuna rivalità o peggio al rischio di contatto tra le due tifoserie. Vorremmo essere messi al corrente del perchè chiudere i settori ed escludere il sostegno alla tifoseria giallorossa che voleva solo caricare la propria squadra in vista della gara di coppa italia che si disputerà pochi giorni dopo sempre al “Vigorito” e con l’inizio del campionato ormai alle porte. Sempre più convinti che questo calcio malato sia la rovina delle tifoserie che vogliono solo sostenere e salvaguardare l’onore della propria città  ci dissociamo completamente da tale decisione e contro chi l’ha proposta e definita”.