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di Valentina Scognamiglio

Se vi dicessi che le piante sono in grado di prendere parte ad un concerto non ci credereste eppure questo è quello che è accaduto ieri sul palco dell’auditorium Tanga della Spina Verde nella prima di Green Fantasy opera del giovane e talentuoso compositore Piergiorgio Ratti. Sette piante sono diventate vere e proprie protagoniste di un brano musicale.

Una cornice suggestiva è quella proposta dal compositore che, fa eseguire la sua composizione al buio, che permette alle piante di emettere delle frequenze che, con degli specifici apparecchi elettronici, vengono trasposti in musica. La fotosintesi clorofilliana, che è l’opposto della respirazione, si attiva con la luce ed è proprio quello che accade sul palco, dei musicisti suonano le piante con l’ausilio di alcune torce. Uno spettacolo davvero suggestivo che rievoca le sensazioni più ancestrali.

In Green Fantasy, come scrive lo stesso Piergiorgio Ratti, le piante diventano sorgenti sonore in contrappunto con il sassofono solista e l’orchestra che in questo caso è la Filarmonica di Benevento, diretta dal maestro Matthieu Mantaus. Suggestiva esecuzione e straordinario il sassofono suonato dal talentuoso Jacopo Taddei, solista anche nell’esecuzione del concerto per sax contralto e archi in mi bemolle maggiore op. 109 di A. Glazunov.

Questo concerto è stato commissionato a Piergiorgio Ratti dalla Fondazione “La Società dei Concerti di Milano” ed è patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica e dall’Ente regionale lombardo per i Servizi all’Agricoltura e alla Foreste.

Ma oltre alle piante e allo straordinario sassofono solista nell’auditorium Tanga hanno risuonato anche le note dell’immortale Wolfgang Amadeus Mozart con la sua sinfonia n. 40 in sol minore K550.

Uno spettacolo davvero unico quello di ieri sera perché, oltre a vedere delle piante suonare insieme ad una giovane orchestra sinfonica, si è assistito anche ad un raro concerto per sax.

Green Fantasy verrà replicato mercoledì 18 presso la Sala Verdi di Milano e consiglio a chi si trova di passaggio nel capoluogo lombardo di non perdersi questa chicca della musica contemporanea e classica.