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Cerignola – Le parole di Matteo Andreoletti al termine della sfida valevole il campionato di Serie C che ha visto il Benevento giocare contro l’Audace Cerignola. L’allenatore bergamasco ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Domenico Monterisi” di Cerignola per affrontare la formazione di Ivan Tisci. Questi i temi affrontati dal tecnico della Strega nel post partita.

Prestazione – Partita dai due volti. Nel primo tempo abbiamo fatto anche una prestazione qualitativa, siamo riusciti ad allargare il gioco. Siamo mancati i nostri giocatori maggiormente qualitativi, la condizione deve crescere. Una ripresa di sofferenza, il Cerignola non è imbattuto per caso. Ho tolto una punta perché l’avversario era in dominio, ci siamo messi a cinque nel finale e abbiamo provato a ripartire.

Occasioni – Andare in vantaggio avrebbe cambiato la partita, ci avrebbe permesso di avere un atteggiamento diverso. Sapevamo le difficoltà contro un avversario del genere, per questo il pareggio me lo tengo stretto. Quando non puoi vincere, devi non perdere. Essere imbattuto dopo sette partite non è un caso per il Cerignola.

Difesa – Ci sono tanti aspetti positivi, non dobbiamo pensare che ci siano solo aspetti negativi. I tre difensori avevano una partita difficile, erano uomo contro uomo e c’era un attaccante devastante come Malcore. Per questo motivo ho lasciato fuori Capellini.

Pinato – L’entità non la conosco, farà gli esami strumentali nei prossimi giorni. E’ stato un aspetto negativo di questa partita, è entrato Agazzi e abbiamo perso uno slot, inserendo un giocatore che non ha minuti nelle gambe.

Ferrante – E’ stata una partita simile a quella col Brindisi, quando difendi basso diventa difficile trovare giocate di qualità in avanti. Marotta avrebbe potuto dare una mano, ma gli slot erano finiti.

Benedetti – E’ un grande lavoratore, è stato preso per fare il terzino in una difesa a quattro. Col cambio di modulo è quello più penalizzato. Potrà  darci una mano sicuramente.

Cambi – Sono stati dettati dal fatto che il pressing parte dagli attaccanti e devi fare scelte diverse. Avere un attaccante che tiene palla e ci fa rifiatare sarebbe stato utile, ma ho preferito mettere un centrocampista in più contro un avversario ostico, contro cui sarà difficile per chiunque fare punti.

Esterni – Volevamo prendere i terzini alti con gli esterni, volevo due giocatori con buona gamba e avere due giocatori con qualità. Nel primo tempo ci siamo riusciti, nella ripresa invece abbiamo fatto più fatica.