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Archiviato il calciomercato è tempo di immergersi nel campionato per il Benevento. Il primo impegno ufficiale della stagione vedrà i giallorossi di scena domani sera (ore 20:45) al “Liguori” di Torre del Greco. Subito un derby per la Strega e a presentare la sfida con la Turris ci ha pensato Matteo Andreoletti. Il tecnico della compagine sannita è intervenuto in conferenza stampa, questi i temi affrontati.

Mercato – Inizia finalmente il campionato, mi piacerebbe concentrarmi sulla prima importantissimo con la Turris. Finalmente si è chiusa questa sessione, è stata lunga, è difficile gestire una squadra con il mercato aperto. Sono molto soddisfatto, abbiamo concordato tutto. Oggi ho una squadra di soldati pronti a dare battaglia, abbiamo centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissati con il direttore.

Sintetico – Non mi preoccupa molto, ci dobbiamo adattare in fretta perché giocheremo sette, otto partite sul sintetico. Non ho preoccupazioni perché vogliamo provare a esprimere un tipo di calcio e una soluzione piatta come il sintetico può agevolarci. In ogni caso, erba o no, proveremo a essere propositivi.

Scelte – Non credo di avere problemi, ho una rosa ampia e di qualità. Come regista abbiamo qualche problema solo perché ci sono delle defezioni, può giocarci Agazzi, Agnello o Kubica. Angelo ha avuto qualche problema col Picerno ma nessuno ha brillato. Devo ancora fare delle scelte, potremmo giocare anche con la difesa a tre e ci sto pensando, ho qualche ora di tempo ancora a disposizione. Non so se snaturarci può essere utile, valuterò.

Simonetti – Non ci conosce ma noi conosciamo lui. E’ un giovane di valore, viene da una stagione importante. In mezzo al campo siamo un po’ limitati, un giocatore in più può farci utile. Se dovesse giocare gli chiederò solo di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Lui è una mezzala di qualità, bravo negli inserimenti e va a completare il reparto.

Tello – Chi deve indossare la maglia del Benevento deve essere convinto il cento per cento. Lui aveva possibilità di andare, il mercato non ha permesso che succedesse. Lui è un giocatore importante, dalla prossima settimana tornerà a disposizione. Non aveva la testa giusta in questo momento.

Formazione – Non sono preoccupato ma è innegabile che siamo un cantiere aperto, siamo una squadra che si è costruita passo passo. Queste situazioni qualcosa di sgradevole lo creano, mi sarebbe piaciuto allenare questa squadra dall’inizio ma non è stato possibile. So che i ragazzi ci metteranno il cuore, non potrò chiedere loro una grande organizzazione ma so che ci metteranno il massimo dell’impegno. All’inizio sarà normale non avere un undici standard per poi fare scelte precise.

Voto – Non sono io a dover giudicare il mercato. Credo sia giusto che chi è rimasto sia orgoglioso di indossare la maglia del Benevento ed è stato giusto che chi non avesse motivazioni sia andato via. Su questo ho battuto fin dall’inizio col direttore. Volevamo coinvolgere tutti, consapevoli che fossero giocatori forti, le qualità tecniche non bastano perché serve anche la convinzione che ho visto in qualcuno che è rimasto. La squadra è stata costruita a tappe, lo sappiamo, qualche giocatore è a pagina dieci del libro mentre altri sono ancora a pagina una, mi soddisfa il fatto che chi è rimasto lo abbia fatto convinto.

Improta – All’inizio era potenzialmente in uscita, a Roma ho dato la possibilità a tutti di lavorare. Qualcuno lo ha dimostrato, chi non lo ha dimostrato è andato via. Improta ha dimostrato attaccamento alla maglia, spirito di sacrifici, sul passato non voglio tornare sono solo orgoglioso di averlo in rosa. Chiedo solo una cortesia a tutti: partiamo da zero. Se ci mettiamo a ragionare sul passato non ne usciamo più. Mettiamo una pietra sopra su quanto successo, se ne non siamo bravi a resettare possiamo solo farci il sangue amaro. Vedere qualche ragazzo insultato col Picerno mi ha fatto male. Capisco che i tifosi del Benevento siano autorizzati a essere incazzati, ma ho visto quanto amano la maglia ed è importante ripartire da zero. Abbiamo bisogno dei tifosi perché io da solo non ce la faccio, la squadra non ce la fa. Abbiamo bisogno di tutti, ho  la società e il direttore al mio fianco, ma ci servono anche tutte le altre componenti.

Obiettivo – Oggi il Benevento non è favorito a vincere il campionato. Se avessi allenato questa squadra dal primo giorno forse staremmo parlando di altro. Altre squadre hanno potuto lavorare dall’inizio, per questo non siamo favoriti. Se tutte le componenti faranno il loro compito, sono convinto che il Benevento potrà fare una stagione importante. Se una sola componente non faccia al cento per cento il proprio lavoro, il banco rischia di saltare. Ci sono le condizioni per fare qualcosa di improtante.

Marotta – E’ l’emblema di quello che mi aspetto dai miei calciatori. Era già tesserato per un’altra squadra e non ha esitato di tornare, questo mi aspetto: qualcuno che faccia i salti mortali per mettere questa maglia. Sono convinto ci darà una grossa mano, è un leader e sa come si vince.

Kubica – Mi dispiace non averlo potuto allenare per molto tempo, ho delle convinzioni sulle sue qualità e sul ruolo. Ha avuto un problema ma appena tornerà sarà una risorsa importante. 

Karic – Ha fatto una prima parte di ritiro importante, pensavo fosse un soldato, uno per cui buttarsi nel fuoco ma poi è uscita un’occasione di mercato che lo ha sbandato. Le sue prestazioni si sono abbassate, per questo non è convocato, vale lo stesso discorso fatto per Tello. Sono convinto che onorerà la maglia al cento per cento.

Turris – Avversario tosto, vero, squadra giovane e pimpante. Squadra “Gaspeririana” se vogliamo definirla. Cercherà di limitarci nel palleggio, brava nell’uno contro uno, abbiamo lavorato su questo in settimana. Oggi affrontare la Turris può sembrare svilente perché si era abituati ad andare allo Juventus Stadium, io non sono abituato perché questi sono i miei campi. Se pensiamo che gli avversari si scansino solo perché ci chiamiamo Benevento sbagliamo. Per vincere a Torre del Greco servirà una grande prestazione dal punto di vista dell’impegno, mi aspetto una squadra assatanata come lo sono io.

Capitano – Il capitano non è di Matteo Andreoletti, ma del Benevento, di una città, di un gruppo. E’ una scelta che va condivisa con la società, con il presidente, al momento non l’abbiamo ancora fatta. La reputo una scelta fondamentale perché l’allenatore può andare via, il capitano resta. Ho la fortuna di avere più papabili, ho le mie idee ma servirà un confronto. In ogni caso sarete orgogliosi del capitano del Benevento.

Attacco – Una delle difficoltà incontrate è stata quella di fare pressing in avanti, se gli attaccanti non lo portano diventa un problema. Abbiamo scelto giocatori che possano darci una mano da questo punto di vista, sia Marotta che Ferrante sanno farlo e si completano a vicenda. Al loro fianco Sorrentino crescerà molto e sono convinto darà risposte importantissime.

Trattative – Ho fatto la prima notte tranquilla da un mese a questa parte, non vorrei rimettermi a pensare al mercato. Credo siamo completi, abbiamo una rosa ampia e tante scelte a disposizione che mi fanno stare sereno. 

Difesa – Abbiamo tre titolari al centro e sia El Kaouakibi che Berra possono fare quel ruolo. Credo siamo coperti e sono soddisfatto di avere un reparto di livello. Sono molto soddisfatto. I tre centrali, compreso Meccariello, dovranno dimostrare di meritarsi il posto da titolare, dovranno spingere forte. 

Pastina – Sono arrivato e ne ho sentite di tutti i colori. Io lo giudico dal primo giorno che sono arrivato in avanti e ho trovato un ragazzo serio, professionale e che va a cento all’ora. Parliamo di un 2001 che il Benevento è giusto si tenga stretto. E’ un ragazzo particolare che va gestito, ma c’è l’allenatore apposta per questo.

Mentalità – C’è da capire molto in fretta dove siamo. Ho visto le prime due gare di serie C e non sarà una passeggiata. Ogni partita avrà il suo perché, domenica affronteremo una squadra organizzata che la mette sul ritmo, brava sull’uno contro uno. Ogni squadra avrà le sue caratteristiche ma ci faremo trovare pronti.