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“In 26 anni di attività, abbiamo avuto più controlli negli ultimi tre mesi che nel primo quarto di secolo”. Parole pesanti quelle di Angelo Moretti, presidente del Consorzio Sale della Terra e candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di Benevento. Nessuna accusa diretta, ma un mero dato statistico che, però, è evidente nasconda un trend diametralmente opposto al passato.

L’escalation di episodi che si sono succeduti nell’ultimo periodo, a detta di Moretti, “sono una casualità molto strana”. Il verbale che sarebbe stato elevato contro l’attività Orto di Casa Betania (ancora non notificato) è l’ultimo episodio di una serie di ‘attenzioni’ nei confronti di tutte le attività che ruotano intorno al consorzio da lui rappresentato.

Nel pomeriggio, la governance del Sale della Terra ha ‘incontrato’ a distanza i giornalisti per chiarire alcuni aspetti e fugare dubbi su rumors che in questa fase sono diventati di dominio pubblico. 

Gabriella Giorgione, direttore dell’area comunicazione del consorzio ha introdotto il tema caldo dell’incontro: “Abbiamo convocato i giornalisti per fare chiarezza. Avvertiamo gelo nei nostri confronti e, non essendo abituati a parla nei corridoi e per mezze misure, ci tenevamo a fare una analisi più diretta. L’attenzione nei nostri confronti è zelante e quindi se qualcosa serpeggia nell’aria, siamo abituati ad intervenire subito, è un nostro modus operandi”.

Dalle parole ai fatti, quelli snocciolati dal presidente Angelo Moretti: “La storia si ripete, ormai con una certa insistenza. Il blitz dei vigili all’Orto di Casa Betania è l’ultimo strano accadimento dell’ultimo periodo. Potrei raccontarne tanti: la visita alla struttura privata di ‘E’ più bello insieme’ a via San Giovanni Di Dio, la corsia preferenziale per la cooperativa napoletana Esculapio di via Firenze. E tanto altro, che certamente diventerà materiale per i nostri legali. Di fatto – ha proseguito Moretti – l’idea è quella di impaurirci, di creare una vera antipolitica, scoraggiare i più giovani ad intraprendere questa strada. E’ evidente che non siamo persone simpatiche all’amministrazione, ma andrebbero scisse le attività che portiamo avanti, che tanto hanno dato alla nostra comunità, con la possibilità di seguire la strada della vita politica”.