- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

“Siamo quasi al punto di non ritorno”. Dalla sala del Consiglio di Palazzo Mosti Luigi Barone, presidente del consorzio Asi di Benevento, lancia un ultimo grido d”allarme. “Prima che sia troppo tardi”. Il ‘caro energia’ rischia di mandare a carte quarantotto l’area industriale di ponte Valentino. “E’ arrivata la bolletta di luglio per il depuratore consortile: è di 53mila euro (nel luglio 2021 era di 13.700 euro). Noi non possiamo pagarla. Agli imprenditori possiamo chiedere un contributo di solidarietà ma certo non possiamo pretendere che siano loro ad accollarsi questo costo“. Facile immaginare cosa accadrà se non verrà saldata la bolletta: “Rischiamo il blocco del depuratore e dunque il blocco delle aziende che se ne servono. Quante sono? Tutte tranne una“. Occorre un intervento immediato – ripete Barone che ha già chiesto aiuto a Prefettura, Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Campania. E proprio da palazzo Santa Lucia il presidente del Consorzio si aspetta un intervento immediato: “O intervengono presso la società o stanziano un contributo straordinario”.

A dargli solidarietà è il sindaco Clemente Mastella, seduto al suo fianco in una conferenza stampa che si è risolta in pochi minuti. “Io l’avevo detto e nessuno mi credeva: siamo in un’economia di guerra“. E l’inquilino di palazzo Mosti chiederà ai beneventani di fare la propria parte: “Ai dirigenti scolastici ho chiesto di chiudere il sabato le scuole. Ma lo stesso discorso deve valere anche per gli uffici pubblici. Occorre poi ritardare di una settimana l’accensione dei caloriferi. Per quanto ci riguarda, utilizzeremo ciò che rimane dei fondi Covid per aiutare quelle famiglie veramente in difficoltà”. E proprio alle famiglie Mastella si rivolge con dei consigli di buon senso: “Lavastoviglie e lavatrici solo quando sono piene, docce di due minuti, via le spine degli elettrodomestici quando sono spenti”.