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Benevento – La lettera congiunta del sindaco di Benevento, Clemente Mastella e Donato Madaro, rispettivamente sindaco della città di Benevento e Presidente dell’Asia, ai dipendenti Asia.

Cari Amici,
quello che sta per concludersi è stato per tutti noi un anno difficile. Nessuno pensava di dover fare i conti con una pandemia che ha sovvertito l’ordine naturale delle cose e dei valori mietendo migliaia di morti, piegando le economie dei Paesi e annebbiando l’orizzonte del futuro.
Vogliamo ringrarVi, innanzitutto, per l’abnegazione e lo spirito di sacrificio che avete dimostrato durante il primo lockdown quando ancora i contorni del virus non erano ben definiti. Insieme a Voi e grazie a Voi siamo riusciti a dare un contributo significativo alla tranquillità e alla salute dei cittadini con le sanificazioni delle strade cittadine e delle contrade, la raccolta puntuale dei rifiuti, l’incremento dei servizi di spazzamento per evitare che mascherine e guanti monouso giacessero a terra aumentando il rischio del contagio, il ritiro dell’indifferenziata presso i domicili delle persone risultate positive al Covid. Attraverso la Vostra indiscussa professionalità è stato più semplice dare risposte concrete e limitare i danni della pandemia. Oggi la situazione è a tutti più chiara, ma la strada è ancora lunga.
Grandi sfide ci attendono, molte delle quali già in corso: l’avvio della sperimentazione della Tarip, il rinnovo del parco autoveicoli, l’assunzione di nuovo personale che renderà il lavoro sempre più performante, la tutela dell’ambiente attraverso la lotta agli sversamenti illeciti e l’incremento ulteriore della percentuale di raccolta differenziata (dall’attuale 66% a oltre il 70%). L’Asia ha fatto passi da gigante in questi ultimi tre anni con una ristrutturazione finanziaria e dei servizi concepiti per rendere l’offerta più rispondente alle esigenze dei cittadini. Ognuno di Voi, in tal senso, è stato indispensabile e preziosissimo.
Questo Natale sarà diverso dagli altri. Dovremo rinunciare alla compagnia di molti nostri cari, non potremo abbracciarci, né incontrarci e stringerci la mano per scambiarci gli auguri. Si tratta, però, di una rinuncia necessaria se vogliamo far scendere la curva del contagio e salvaguardare la salute nostra e di coloro che amiamo.
Che sia un Santo Natale per Voi e le Vostre famiglie. E che la speranza del Salvatore rinasca con Lui.