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Benevento – “E’ una soluzione che auspico da tempo, ma a malincuore devo dire che non la vedo per nulla fattibile nel breve periodo”. Così l’ex presidente dell’Asia, Lucio Lonardo, ha commentato ai microfoni di Anteprima 24 la notizia lanciata questa mattina da Clemente Mastella, riguardo il trasferimento della sede dell’azienda da via Ponticelli a contrada Olivola. Il locale individuato dall’amministrazione comunale non sarebbe quello che ospitava l’ex Laser ma uno stabile situato nelle immediate vicinanze, confiscato alla camorra: “Per quanto mi riguarda, di realizzabile può esserci tutto. I problemi sorgono nel momento in cui si va a fondo di una vicenda. Un trasferimento a mio avviso non è possibile in un tempo inferiore ai sei mesi e potrebbe protrarsi ad oltre un anno“, ha proseguito Lonardo che si è poi soffermato sul costo dell’operazione: “Se il locale individuato non è l’ex Laser ma un altro, il costo sarebbe ancora più elevato, tenendo ben presente che in ogni caso si supererebbe il milione di euro. Quella del trasferimento è una storia vecchia che ogni volta torna in auge con proclami e dichiarazioni azzardate. Personalmente ci credo poco, ma al tempo stesso mi auguro di cuore che si possa concretizzare nel più breve tempo possibile”. 

Lonardo individua ulteriori problemi nella burocrazia e lancia un allarme: “Ho sollecitato per anni le amministrazioni comunali che si sono succedute e i loro tecnici per dotare la struttura di Ponticelli di un nuovo protocollo antisismico. Considerando che i lavoratori rischiano ogni giorno, mi sembrerebbe il caso di procedere a un adeguamento. Avevo avviato anche la perizia tecnica ma in consiglio mi fu detto dalla Serluca che la decisione sarebbe spettata al nuovo amministratore. E’ passato circa un anno e ancora non si vede nulla. Il rischio sismico è concreto e quella zona non ha i parametri adatti a fronteggiarlo”. 

Tornando alla possibile nuova sede di contrada Olivola, Lonardo non nasconde un timore riguardante la spesa: “Non vorrei che con un comune in dissesto e con esborsi finanziari da effettuare per quest trasferimento, la spesa ricada nuovamente sui cittadini.  Serve una copertura finanziaria di un certo livello, come sarà affrontata? Spero non gravando sulla Tari del 2019. E poi, nel caso, c’è da discutere della nuova destinazione d’uso da attribuire allo stabile di Ponticelli. Uno stabile situato a pochi passi dall’Arco di Traiano e la cui questione dovrà necessariamente passare per il consiglio comunale. Insomma, la burocrazia prevede tempi lunghissimi, quasi biblici. Non la farei tanto facile”.