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di Alessandro Savoia

Ritorna ad allenare una squadra sannita dopo due anni esatti dall’ultima sua apparizione su una panchina. Gerardo Russo, appena passato alla guida tecnica dell’Atletico Cerreto, in sostituzione dell’esonerato Suppa, spiega le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare l’incarico che si annuncia come una vera e propria sfida.

“Bisogna lavorare, perché il compito è davvero duro, ma se sono qui perché credo innanzitutto sul valore della squadra, la quale ha tutte le potenzialità per tirarsi fuori dalla zona paludosa in cui si è invischiata”. Diretto, senza giri di parole. Mister Russo, riparte dalla Prima categoria, dunque, campionato che nel recente passato ha più volte vissuto da protagonista, consapevole delle difficoltà a cui va incontro e soprattutto ben conscio di aver preso possesso di una squadra che, a suo dire, ha le qualità per centrare l’impresa. “Conosco personalmente diversi giocatori per averli già avuti alle mie dipendenze negli anni passati – aggiunge Russo -, tanto è vero che come il direttore sportivo Mauro Parente mi ha proposto questa opportunità non ho tentennato un istante, ho detto subito si. Più di una volta ho visto all’opera l’Atletico Cerreto dal vivo e devo dire che ha raccolto molto di meno di quello che avrebbe meritato. Spero di non deludere le aspettative, il mio impegno sarà massimo e pretendo lo stesso dai miei ragazzi. In questi casi bisogna lavorare ancora di più con serietà e abnegazione, del resto si parla di scossa al gruppo quando subentra un allenatore nuovo. Ecco, il mio primo compito sarà quello di ridare fiducia ad una squadra che io, ripeto, non reputo assolutamente inferiore rispetto alle pretendenti alla salvezza”.

Ma la situazione dell’Atletico Cerreto però è un tantino più disperata, considerando che la formazione biancorossa è scivolata al terzultimo posto, ossia nel pieno della griglia playout, con quattro lunghezze di vantaggio dal fanalino Gianni Loia e ben cinque di distanza dalla salvezza diretta. E il debutto di Russo inizia subito con uno scontro diretto, visto che l’Atletico Cerreto nel prossimo turno riceverà la visita del Paolisi 2000 che segue a meno quattro. “Il fattore campo dovrà essere un’arma in più per noi – dice Russo -, in questi giorni lavoreremo per preparare la sfida nei minimi particolari. Prima di farmi un’idea chiara su chi per il momento posso fare affidamento, voglio capire le condizioni di ogni singolo giocatore. Chi va in campo deve dare l’anima perché il tempo stringe e bisogna recuperare il terreno perduto, altrimenti la strada si fa più tortuosa del previsto. Nelle restanti nove patite voglio vedere in campo gente motivata, che ha fame di vittoria e che crede in quello che fa, caratteristiche principali per poter sperare di portare a termine la missione felicemente. Cinque punti dalla zona tranquilla non sono pochi, ma possono essere recuperabili solo se remeremo tutti inieme nella stessa direzione”.