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Benevento – Un mercato condizionato dalle cessioni. Senza vendere, non si compra. Il diktat è chiaro e il direttore sportivo Pasquale Foggia non ha potuto fare altro che prenderne atto. Salutati Moncini e Lapadula, il dirigente giallorosso ha affondato il colpo su La Gumina, dopo aver portato all’ombra della Dormiente giovani di belle speranze che non hanno infiammato l’umore della piazza. Un mercato sottotono e le prime uscite non certamente esaltanti hanno fatto sollevare qualche dubbio sull’estate beneventana. Non è ancora tempo di giudizi, sia chiaro, ma attendersi qualcosa di più era indubbiamente lecito.

Se condizione e gioco verranno testati già lunedì prossimo, quando i giallorossi sfideranno il Genoa in Coppa Italia nella loro prima uscita ufficiale, a tenere banco è sempre il calciomercato. I mancati addii di Barba, Glik e Ionita, giusto per citare i maggiori indiziati a lasciare il Benevento, frenano l’arrivo di nuove pedine. Una situazione di incertezza che non giova a nessuno: società, calciatori e, soprattutto, Fabio Caserta. A metà mese sarà già tempo di campionato e il tecnico di Melito di Porto Salvo si trascina dietro troppi dubbi, che non possono essere giustificati esclusivamente dal fatto che il mercato chiuderà i battenti il 1° settembre, quando si saranno disputate tre giornate di serie B.

Quel vantaggio sbandierato dallo stesso Caserta nella prima conferenza stampa stagionale, il poter partire da una base collaudata, rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang vista l’incertezza che regna intorno a molti dei pilastri del nuovo Benevento. Uno di questi, come detto, è Federico Barba, attirato ma non ammaliato dalle sirene americane del Vancouver Whitecaps e del Kansas City. Il mancino romano, dopo aver rispedito al mittente l’offerta del Granada, deve decidere se accettare o meno di volare in Mls. Un cambiamento radicale, sia di vita che di carriera, mentre sembrano affievolirsi le possibilità italiane. Una delle poche fiammelle ancora accese sembrerebbe essere quella del Lecce, ma i salentini hanno bisogno di cedere prima di acquistare. Una situazione ben nota dalle parti di via Santa Colomba, dove il cartello “lavori in corso” appare ben visibile.