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Benevento – Infortuni, squalifiche e malumori sono lì a bisbigliare alle orecchie di Marco Baroni. Attenuanti solide, alibi concreti, ma non oggi. In questa domenica di ottobre, che ospita il nono turno di campionato, c’è anche la storia da affrontare. Al Benevento infatti servono punti non solo per la classifica ma anche per gli almanacchi. Il Venezia del ’49, quello delle otto sconfitte di fila,  è stato raggiunto. Ora gli storici sognano che venga addirittura superato dai sanniti per scrivere un nuovo capitolo nel libro sul calcio italiano. Al Vigorito alle 15 farà tappa la Fiorentina, che non è quella degli scorsi anni ma sogna una camera con vista sull’Europa.

QUI BENEVENTOBaroni a meno di sorprese e pretattica confermerà il 4-3-3 sfoderato con Inter e Verona. Ciciretti, dopo l’infortunio alla caviglia vuole stringere i denti e partire finalmente dal primo minuto. Sarebbe una soluzione importante per il tecnico toscano, considerando che anche D’Alessandro è out per infortunio così come Costa.
Andando per gradi, Baroni si troverà a fare la prima importante scelta già dal portiere. Le quotazioni di Brignoli sono decisamente in salita rispetto a quelle di Belec per difendere i pali della porta sannita davanti alla linea a quattro composta dai centrali Djimsiti e Venuti (che sarà adattato a causa dell’emergenza) e dai terzini Gyamfi e Letizia rispettivamente a destra e a sinistra. A centrocampo dovrebbe spuntarla di nuovo Chibsah, favorito su Viola, per una mediana più muscolare completata da Cataldi come perno centrale e Memushaj nel ruolo di interno sinistro. L’attacco a tre avrà in Iemmello la punta centrale e in Lombardi e Ciciretti gli esterni offensivi, se il romano darà effettivamente tutte le garanzie del caso per partire dal primo minuto. 

QUI FIORENTINA – L’unico ballottaggio per Pioli riguarda la corsia destra difensiva dove Laurini e Gaspar si contendono una maglia. Per il resto la formazione sembrerebbe fatta in casa viola viste le tante riconferme. In porta Sportiello non ha rivali, così come i centrali di difesa Pezzella e Astori. Sull’out sinistro, invece, spazio all’ex Avellino e Genoa Biraghi. Il centrocampo a tre sarà affidato ai piedi di Badelj chiamato a dare fosforo alla manovra protetta da Benassi e Veretout nel ruolo di interni. Davanti Thereau e Chiesa faranno il possibile per aiutare Simeone, finito nel mirino della critica a causa di un’incisività inferiore rispetto alle attese. Si tratta a tutti gli effetti di un tridente, ma a seconda delle situazioni il modulo può trasformarsi in 4-3-2-1 con Chiesa e Thereau ad agire leggermente alle spalle proprio del “Cholito”.