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Terza sconfitta nelle ultime quattro partite. Il Benevento perde il secondo derby consecutivo e adesso a rischio c’è la panchina di Matteo Andreoletti. La Strega si allontana dalla vetta dopo essere stata superata in casa dall’Avellino, un derby affrontato senza mordente e senza carattere. Gli irpini non hanno fatto molto per meritare il successo, è un dato di fatto, ma la mancata reazione dei giallorossi, quasi rassegnati all’inevitabile, apre innumerevoli crepe nel muro costruito in estate dalla società e da Marcello Carli. La gara che sarebbe dovuta servire da svolta può invece trasformarsi nel big ben sannita.
Moduli confermati per i due tecnici, Benevento e Avellino decidono di affrontarsi a specchio puntando sul 3-5-2. La vera sorpresa la riserva Andreoletti che sceglie le due punte pesanti fin dall’inizio affidandosi a Marotta e Ferrante.
Partenza positiva della Strega che crea la prima occasione con un colpo di testa di Marotta alto di poco. La palla del vantaggio, però, capita sul sinistro di El Kaouakibi, il difensore marocchino spreca mancando la conclusione da buona posizione. L’inconveniente è dietro l’angolo perché Andreoletti perde Pinato, vittima dell’ennesimo infortunio stagionale. Dentro Tello e proprio il colombiano, dopo una combinazione con Marotta, libera al tiro Ferrante: conclusione centrale respinta da Ghidotti. Il primo squillo ospite tarda ad arrivare, è Gori a provarci ma Terranova devia in angolo il tentativo dell’attaccante irpino. Nel finale di tempo il derby si accende. Il Benevento sfonda a sinistra con Masciangelo, traversone per Ferrante che gira a rete trovando la respinta di Ghidotti sulla quale si fionda Improta, l’esterno non colpisce in maniera pulita centrando la traversa. E’ l’occasione migliore della prima frazione per la Strega, ma prima dell’intervallo arriva la doccia gelata. Karic perde un pallone sanguinoso a metà campo lanciando la ripartenza di D’Angelo, palla allargata per Gori e cross in mezzo deviato da Paleari sui piedi di Patierno che insacca.
Nonostante lo svantaggio, l’impatto del Benevento con la ripresa è da rivedere. La scossa arriva solo dopo venti noiosi quando Ferrante si divora il gol del pareggio su assist di Masciangelo. L’occasione sprecata ha almeno il merito di risvegliare l’ardore giallorosso che in pochi minuti sfiora più volte la rete. Talia impegna Ghidotti, costringe il portiere alla deviazione in angolo, ma l’opportunità migliore capita a Berra che centra il palo dall’interno dell’area piccola. Non riesce a riprenderla la Strega e allora Andreoletti, avvertendo gli scricchiolii della propria panchina, si gioca l’ultimo slot passando al 4-2-4 mandando in campo Ciano, Bolsius e Sorrentino. Il problema, però, è che a spegnersi è il furore agonistico, il Benevento non riesce a trovare il bandolo della matassa rendendo facile la vita all’Avellino. La Strega finisce il derby senza più calciare in porta, l’ultimo sussulto è un salvataggio sulla linea di Cionek su tentativo di pallonetto di Marotta. Troppo poco per sperare di poter sognare in grande.

Benevento-Avellino 0-1

Reti: 40’pt Patierno

Benevento (3-5-2): Paleari; El Kaouakibi, Terranova (29’st Ciano), Berra; Improta, Karic (16’st Talia), Agazzi (29’st Bolsius), Pinato (19’pt Tello), Masciangelo; Ferrante (29’st Sorrentino), Marotta. A disp.: Manfredini, Nunziante, Benedetti, Rillo, Viscardi, Alfieri, Kubica, Masella, Carfora. All.: Andreoletti

Avellino (3-5-2): Ghidotti; Cancellotti, Rigione, Cionek; Ricciardi (29’st Benedetti), Armellino, Palmiero (32’st Pezzella), D’Angelo (29’st Casarini), Tito (dal 19’st Falbo); Patierno, Gori (29’st Sgarbi). A disp.: Pane, Pizzella, Sannipoli, Mulè, Maisto, Marconi, Russo. All.: Pazienza

Arbitro: Alberto Ruben Arena di Torre del Greco

Assistenti: Stefano Franco di Padova e Luca Landoni di Milano

IV ufficiale: Fabio Rosario Luongo di Napoli

Ammoniti: Improta, Tello per il Benevento, Sgarbi, Cionek, Ghidotti, Patierno per l’Avellino 

Note – Recupero: 5’pt, 5’st. Spettatori: 7.697 (di cui 1.000 ospiti)