Benevento – Il gruppo ultras ‘Zona Ombra’ torna a parlare dopo la vicenda dello striscione firmato rivolto a Oreste Vigorito. Lo fa attraverso una nota in cui intende fornire un ‘chiarimento dovuto’ circa le ragioni del gesto. Di seguito il testo:
“Per la prima volta ci ritroviamo a dover scrivere un comunicato, cosa che non rientra nel nostro stile, per dovuti chiarimenti. Con estremo dispiacere abbiamo constatato che il nostro striscione è stato interpretato, o meglio, è stato comodo interpretarlo, come una critica legata al calcio giocato, alle scelte societarie inerenti all’allenatore e al direttore sportivo e alla mancata promozione in serie A. Il chiarimento quindi è dovuto:
- Non abbiamo mai interferito e mai interferiremo nelle scelte societarie dello staff, queste chiacchiere da bar le lasciamo a tanti pseudo allenatori, le nostre partite si giocano sugli spalti.
- Non critichiamo il campionato appena terminato in quanto svolto al vertice così come alcuni degli ultimi anni.
Ciò che fermamente condanniamo sono gli atteggiamenti da despota di colui che non accetta e non concepisce critiche o accuse mosse al suo operato, creandosi un sistema di informazione (stampa e tv) di sua proprietà. La stessa persona che, appena qualcosa non va per il verso giusto, ci ricorda da dove siamo venuti e dove andremo nel momento in cui dovesse lasciare la guida del Benevento; le ultime dichiarazioni di pessimo gusto sono state: “Ricordate da dove siete venuti”, “Attenti che potrei andarmene”, “Attenti perché un giorno ci si potrebbe svegliare male e perdere anche il sogno”.
Carissimo presidente, noi con orgoglio e dignità ricordiamo da dove siamo venuti e quali sono le nostre origini, con la stessa dignità che non ci permette di accettare le sue minacce e i suoi atteggiamenti e a testa alta siamo pronti a ripartire da qualunque categoria!.
Un ultimo dovuto chiarimento riguarda le accuse di nasconderci dietro un striscione, lo striscione ha una firma e un nome: “Zona d’ombra”, lo stesso nome rappresentato sul nostro drappo in ogni stadio dove la nostra maglia era in campo, al fianco di poche decine di persone mentre molti di voi forse erano comodi sui loro divani o qualcun altro, politici e imprenditori inclusi, intenti a tifare altre squadre!
Questi ultimi sono gli stessi che forse hanno anche qualche questione in sospeso con il Presidente, questioni come gestione stadio, che probabilmente ha tanto a che vedere con la scelta di non voler iscrivere la squadra al prossimo campionato… ma qui noi ci fermiamo, come abbiamo promesso, non entriamo in alcuni discorsi.