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Concordes in unum. Il parlamentino cittadino tiene fede al motto che campeggia nella sala consiliare di palazzo Mosti e all’unanimità dice sì all’Alta Velocità/Capacità.

Una bella giornata per Benevento” – il commento del sindaco Clemente Mastella, intervenuto in aula per chiedere a tutte le forze politiche di votare favorevolmente al progetto definitivo per il raddoppio della linea ferroviaria Napoli-Bari.

Appello raccolto e non era un fatto scontato, considerate le polemiche e le incomprensioni della vigilia. Contrasti pure riaffiorati nelle dichiarazioni conclusive di Cosimo Lepore (Democratici Lealtà) e Marianna Farese (M5S), entrambi fermi nel chiedere maggiore rispetto per il ruolo del Consiglio e dei Consiglieri quando si tratta di discutere questioni di assoluta importanza per la città capoluogo.

Ma cambia poco: dalla maggioranza di centrodestra fino alle opposizioni di Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, il coro di consensi non presenta stonature.

L’accordo ha preso le forme di un emendamento che vede destinatari il Ministero delle Infrastrutture, Rete Ferroviaria Italiana e la Regione Campania.

A loro il Consiglio comunale chiede di “predisporre e finanziare per la tratta ferroviaria Vitulano-Apice un progetto di velocizzazione sia infrastrutturale che tecnologico, per adeguare e ottimizzare la stessa alle caratteristiche e agli standard di AC/AV”.

In questo contesto, Rfi e Regione sono invitati a sottoscrivere con il Comune un Accordo di Programma per la riqualificazione della Stazione Centrale di Benevento, da adeguare a una moderna Stazione di Alta Velocità. In particolare, si chiede la realizzazione di un moderno parcheggio di interscambio e la riqualificazione del comparto connesso, a partire dalla rimozione della barriera costituita dal fascio di binari contigui all’area commerciale retrostante.

Infine, la sempre attuale questione logistica. Ancora a Rfi e Regione è inoltrato l’appello ad approfondire le possibili iniziative logistiche legate alle aree Zes del Comune (già individuate nell’area Asi e in contrada Olivola), attraverso la verifica di fattibilità e di sostenibilità, tecnica ed economica, di uno Scalo Merci o di altre iniziative logistiche “comunque legate alla verifica della domanda di trasporto merci delle aziende”.

Tre richieste per un’unica regia, quella di Costantino Boffa. L’ex parlamentare del Pd, oggi consigliere del governatore De Luca in materia di infrastrutture, è il protagonista assoluto – assieme a tecnici e dirigenti di Rfi – della giornata.

Quando è iniziata la discussione intorno a quest’opera nel Sannio si percepiva un certo scetticismo. Oggi invece tutti la reclamano e a giusta ragione” – l’incipit di Boffa.

Parliamo di un’opera diversa da altre che si stanno realizzando nel Paese. Non è la Tav, per intenderci. Perché non serve soltanto a velocizzare i collegamenti ferroviari ma anche a determinare le condizioni utili allo sviluppo del territorio. Ma è un’opportunità che spetta a noi cogliere”. Da qui la richiesta – riassunta nell’emendamento – di tenere sempre alta l’interlocuzione con i livelli di governo nazionale e regionale e con Ferrovie sui temi della riqualificazione della Stazione Centrale e dell’insediamento di nuove attività produttive.

Tornando ai collegamenti, una volta realizzata l’Alta Capacità garantirà dieci coppie di treni (venti corse tra andata e ritorno, dunque) tra Benevento e Roma. “Ogni ora, in pratica, ci sarà un treno che percorrerà questa tratta” – sintetizza il Consigliere del Presidente De Luca. “Già questa frequenza di collegamenti, testimoniano studi e analisi, costituirà un argine al processo di spopolamento in corso nelle nostre aree”.

Ma anche la comunicazione con Napoli migliorerà sensibilmente. “Sull’Alta Capacità, lungo la Valle Telesina, viaggeranno anche i treni regionali con beneficio per i tanti pendolari interessati. Per raggiungere il capoluogo partenopeo saranno sufficienti 45 minuti”.  Ma c’è l’altra faccia della medaglia con cui bisogna confrontarsi, puntualizza Boffa: “Il rischio è di una marginalizzazione della linea Valle Caudina. Questa deve passare in gestione a Rfi perché soltanto nel Contratto di Programma tra Stato e Ferrovie è possibile recuperare gli investimenti – circa 200 milioni di euro – utili a rivalutare una linea che oggi versa in condizioni pietose e che rischia di non avere futuro”.

La centralità di Benevento in questo progetto non è mai stata messa in discussione. Soltanto pensarlo è una follia” – ribadisce Roberto Pagone, responsabile della Direzione Investimenti Area Sud di Rfi. “Dal rifacimento della Stazione Centrale ai collegamenti con l’area industriale, le richieste del Consiglio sono già all’attenzione di Rete Ferroviaria. E per facilitare e migliorare il dialogo con il territorio sannita, abbiamo attivato un Tavolo Tecnico coordinato dallo stesso Boffa”.