- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Le parole di Cristian Bucchi al termine dell’impegno di campionato che ha visto il Benevento ospitare il Cosenza. L’allenatore romano ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo allo stadio “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Piero Braglia. Questi i temi affrontati in conferenza dal tecnico della Strega dopo la sfida con i calabresi.

Partita – Non ho mai pensato di pareggiare o perdere, pensavo solo all’atteggiamento di superficialità che dovevamo correggere. Una situazione che ci è costata diverse ‘sberle’. Eravamo padroni della gara e invece con quella sottile superficialità abbiamo permesso al Cosenza di rientrare in partita e di pareggiarla. Nell’intervallo ai ragazzi ho chiesto di riprendere in mano la gara e di giocarla al massimo perché in questo momento siamo una squadra in palla.

Rientri – Letizia e Insigne hanno giocato di meno col cambio di modulo. Non è facile trovare subito le dimensioni ed entrare pienamente nella gara. A volte abbiamo gestito male qualche pallone, specie Letizia che deve essere più bravo nella prima fase di impostazione. Entrambi sono cresciuti col passare dei minuti. Gyamfi ha fatto molto bene, forse è stato impreciso in qualche lettura nel secondo tempo. 

Condizione – Stiamo bene ma non dobbiamo avere quelle pause, in una gara decisiva rischi di pagarle. Probabilmente due mesi fa questa partita non l’avremmo vinta. Adesso creiamo dieci palle gol a partita, giochiamo un ottimo calcio e ci siamo arrivati seguendo una strada alternativa. A un certo punto della stagione abbiamo messo da parte lo spettacolo per la solidità. Quando abbiamo ritrovato determinati giocatori come Viola, Del Pinto e Armenteros abbiamo cambiato nuovamente.

Del Pinto e Antei – Antei dovrebbe aver accusato un affaticamento, ha sentito indurirsi il quadricipite dopo pochi minuti a causa di una botta. Spero non sia nulla di grave. Per Del Pinto, invece, abbiamo scongiurato una frattura. Credo si tratti del perone, aveva dolore a tutta la gamba. Domani mattina, a freddo, avremo un quadro più preciso.

Armenteros – E’ stato un giocatore fortemente voluto da me, dal presidente e dal direttore. Avevo stima in lui e volevo fortemente che tornasse. A complicarci i piani ci si è messa la sua condizione, ha avuto una pausa lunga purtroppo e ha dovuto seguire un percorso per rimettersi sulla strada giusta. Lui è uno di quelli che si sacrifica maggiormente. Scaricando i gps quelli che corrono di più sono Coda, Ricci e proprio Armenteros. Se gli attaccanti continuano a fare questo lavoro allora potremo divertirci e loro avranno tante occasioni per fare gol.

Approccio – Non ho avvertito una grande sofferenza, dovevamo solo prendere le misure perché potevamo soffrire in ampiezza.

Foggia – Si è solo lamentato sul fallo di Del Pinto e poi, credo, ci sia stato qualcosa con l’arbitro. Ci siamo visti a fine partita ma non gli ho chiesto nulla.

Maggio – Ieri in partitella ha preso la classica vecchietta, aveva un indolenzimento e, avendo tanti giocatori, non volevo rischiare nessuno. Quando si sentirà meglio rientrerà in campo.

Classifica – L’importante è aver fatto quello che dovevamo fare, proseguendo nel nostro percorso di gioco. Ad oggi il Lecce e il Brescia hanno meritato di stare là in alto, se sbaglieranno qualcosa dovremo essere bravi a non avere rimpianti. Pensiamo a preparare bene la sfida di mercoledì con il Crotone, ci attende una partita contro un avversario affamato di punti.