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“Oh ma allora è vero, porca miseria!”. Il messaggio arriva in uno di quei gruppi Whatsapp che quando gioca il Benevento si trasformano in una Curva virtuale. E chissà quanti, dello stesso tenore o più coloriti, ne sono giunti ai vostri smartphone. La già torrida estate sannita è resa rovente dalle ondate di calore provenienti da Salerno. Lì, dopo aver meritato e festeggiato la promozione in serie A, si sta consumando un thriller dai risvolti imprevedibili. Lotito, che era obbligato a disimpegnarsi, ha optato per un trust che non ha convinto la Figc. Bocciato, ha tempo fino a sabato per chiarire i dovuti aspetti alla Federazione, altrimenti la vicenda si incanalerà su un binario morto.

Se nell’ambiente granata si vive ormai col fiato sospeso, risulta difficile descrivere le sensazioni captate nel Sannio. La A potrebbe tornare un discorso attuale, visto che il Benevento sarebbe la prima società ad averne diritto, ma più di una persona resta sulle sue, preferisce glissare sull’argomento per evitare di illudersi o magari perché nutre ormai una scarsa fiducia nel rispetto dei regolamenti. “E’ la classica storia all’Italiana”, risponde un altro. “Troveranno il modo per aggiustare le cose” (con tanto di sticker di Emanuela Fanelli che fa con la mano ‘così’ e corruccia il muso). Non si sa cosa davvero frulli per la testa delle persone, di questi amici e degli altri che nemmeno conosco, ma è facile intuire la sostanza del retropensiero.

Tante domande restano irrisolte, con dubbi che serpeggiano anche al di fuori della vicenda in sé. Se la Figc accetta la condizione di un trust che sostituisce la cessione immediata (come ha già praticamente fatto), è pronta ad accettarne anche le conseguenze? Alla Lega Serie A gioverebbe avere nei ranghi una squadra il cui mercato sarebbe del tutto da decifrare? Per il bene del calcio italiano e della sua immagine nel mondo sarebbe opportuno definire il prima possibile sia la cornice che il quadro del prossimo campionato. Il rischio è quello di rovinarlo con una macchia difficile da lavare via. “Però vedete cosa fa il Benevento, secondo me pazienta sul mercato per tenersi pronto”. Dicono anche questo, su quel gruppo Whatsapp, ormai da due giorni. Finché il solito cretino, stanco di farsi il sangue amaro, oggi come ieri, non l’ha spazzata in tribuna. “Ma sì, che c’importa, noi ci saremo comunque anche in serie D perché siamo malati. Comunque fa un caldo assurdo, chi c’è per un gelato?”