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Il Benevento viaggia al ritmo di un colpo di scena a settimana. Se soltanto non fosse una stagione disastrosa, sarebbe uno show mozzafiato. Dopo aver fatto i conti con il quarto avvicendamento stagionale alla guida tecnica, la società di via Santa Colomba ha deciso di cambiare nuovamente anche lo staff medico. Al posto del dimissionario Stefano Salvatori è stato riproposto a responsabile dell’area Walter Giorgione, negli ultimi mesi alle prese con il settore giovanile giallorosso. Via anche il medico sociale Angelo Gioffredi, che sarà sostituito sul campo proprio dallo specialista sannita. Ma visto che perdersi in questa selva di mutazioni degne di un thriller può rivelarsi un gioco da ragazzi, il riepilogo delle puntate precedenti è quanto mai opportuno.   

Il dato choc: quasi 150 gare saltate per infortunio

La narrazione non può prescindere da un dato incontrovertibile. Fatta eccezione per i giovani – Carfora compreso – e per gli elementi ai margini del progetto (Basit e Sanogo), i componenti della rosa giallorossa hanno saltato per infortunio ben 146 partite quest’anno. Questo vuol dire che in media ciascuno di loro non è stato disponibile per circa 6 gare (5,84, per la precisione) in un campionato che vede peraltro la Strega fortemente penalizzata in termini di squalifiche. L’esorbitante numero di ammonizioni (98)  ed espulsioni rimediate (8) corrisponde infatti ad ulteriori 14 turni di assenza da aggiungere a quelli legati all’infermeria, per una cifra tonda di 160 gare totali.

Salvatori dalla Patria

Se le sanzioni disciplinari possono far parte del gioco, sul costante sovraffollamento dell’infermeria non ci si può aggrappare ad alcuna giustificazione. I cambi di allenatore, di schema di gioco e di metodologie di allenamento si sono abbattuti come una mannaia sulla testa di un gruppo nato discontinuo. Se la responsabilità tecnica è riconducibile ai vari Caserta, Cannavaro e Stellone, alla luce dei numeri esposti sopra, è indubbio che l’area medica ha le sue responsabilità.

Il primo cortocircuito si è registrato nel mese di ottobre, subito dopo Como-Benevento, gara persa 2-1 dai giallorossi al Sinigaglia. Il clima negli spogliatoi è molto teso, nel post gara si arriva al muro contro muro. Cannavaro dà le dimissioni, che vengono respinte dalla società. Il club però accetta quelle del responsabile dell’area medica, Enrico D’Andrea, giunto nel Sannio nell’estate del 2021. Al posto di D’Andrea viene richiamato Stefano Salvatori (in foto ai tempi della gestione Bucchi), già a capo dello staff del Benevento dei record. Il 46enne romano, chirurgo specializzato in ortopedia e traumatologia, accetta la proposta di Vigorito ma trova un accordo insolito con il patron: non lavorerà sul posto ma visionerà gli infortunati dalla Capitale. Ha una clinica da gestire a Roma e non vuole lasciare la sua patria. Li accoglierà lì, man mano, per visitarli. E continueranno ad essere tantissimi. Con lui c’è anche il breve interregno sannita del fisioterapista Silvano Cotti, anche lui voluto da Cannavaro dopo la comune esperienza lavorativa in Cina. 

Benevento, il ritorno di Giorgione

Sul campo, nel vuoto creato dalle dimissioni di D’Andrea, torna temporaneamente il sannita Walter Giorgione, già impegnato con il settore giovanile. C’è lui in panchina nelle gare contro Pisa, Bari e Spal, prima di lasciare il posto ad Andrea Gioffredi, ex medico sociale della Primavera del Napoli ingaggiato alla vigilia della trasferta del Granillo contro la Reggina, pare anche lui su indicazione di Fabio Cannavaro. A completare l’equipe sanitaria restano Raffaele Fuiano e Franco De Cicco.

Passano i mesi ma il Benevento non riesce a trovare pace né dentro né fuori dal campo. La gestione di alcune situazioni come quella di Riccardo Capellini, la cui stagione può considerarsi già da tempo conclusa, ma anche dei vari Pettinari, Ciano, Farias e Glik, induce la società a una nuova riflessione. Nella scorsa settimana Salvatori ha raggiunto il Sannio per un confronto, sfociato nelle ultime ore con le sue dimissioni. Vigorito nel correre ai ripari ha promosso Walter Giorgione a responsabile dell’area medica. Il professionista sannita, salito suo malgrado agli onori della cronaca a livello nazionale per il caso Lucioni-Clostebol del 2017, prenderà anche il posto di Gioffredi, assente già dalla sfida contro la Reggina (sostituito  in quel caso da De Cicco). Un nuovo inizio in prossimità della fine.