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E’ arrivata nelle ultime ore la risposta di Maria Carmela Serluca, assessore alla Gestione economica, all’ex sindaco di Benevento Fausto Pepe in merito alle accuse relative al bilancio consuntivo 2016. “È doveroso sottolineare che appena insediato il Consiglio comunale ha dovuto approvare il rendiconto 2015 che la passata amministrazione aveva approvato solo in Giunta – ha dichiarato Serluca –  È bene ricordare, e questo l’ex sindaco lo dimentica spesso, che la Corte dei Conti in data 29/05/2014 deliberava il “diniego del Piano di riequilibrio valutandone la non congruenza ai fini del riequilibrio”. Tra le tante criticità rilevate dalla Corte vi era proprio quella sulla notevole consistenza dei residui attivi e passivi, sottolineando in modo particolare la difficile esigibilità dei residui attivi. La Corte assegnava così al Consiglio un termine non superiore a 20 giorni per dichiarare il dissesto. Il dissesto di fatto si era già concretizzato a quella data. Il secondo piano di riequilibrio, predisposto utilizzando il decreto salva-enti, ricalcava sostanzialmente il primo, tutte le criticità rilevate dalla Corte dei Conti erano presenti, anzi la situazione è progressivamente peggiorata, basti pensare ai debiti fuori bilancio riconosciuti ad aprile 2016, rendendo inevitabile la decisione assunta dal Consiglio comunale in data 11 gennaio 2017″.

L’assessore passa poi a delineare il quadro attuale e quella che potrebbe essere la situazione nel prossimo futuro: “Il fatto che ad oggi, nel consuntivo 2016, dobbiamo registrare ancora questa notevole massa di residui, che costituiscono un fardello per il nostro bilancio, dimostra che l’amministrazione Pepe non è stata in grado di riscuotere tali crediti. I crediti evidenziati saranno presumibilmente riscossi in solo in parte, e ciò non permette di pagare i debiti di bilancio (residui passivi) a cui i creditori difficilmente rinunceranno. Tutta questa disastrosa situazione (altro che bilancio sano di cui parla l’ex sindaco), cristallizzata nel consuntivo 2016, passerà alla Commissione di liquidazione.   Del pari passeranno alla Commissione le entrate derivanti dall’alienazione di beni, anche queste non realizzate negli anni passati, ma inserite nei piani di riequilibrio, così come pure i ruoli delle multe pregresse della Polizia Municipale. Tali partite sono inserite nell’ipotesi di bilancio non a copertura dello stesso, ma esclusivamente per il successivo riversamento alla Commissione straordinaria di liquidazione”.