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Benevento – È chiusura totale nei confronti del mega digestore da 110 milioni di tonnellate di frazione umida nell’Asi di Ponte Valentino. Il Vice Presidente nazionale di Coldiretti, Gennarino Masiello, e l’amministratore delegato del Pastificio Rummo, Cosimo Rummo, si sono scagliati – a margine della conferenza stampa, convocata in via Vetrone  per presentare l’accordo Coldiretti-Rummo – contro la programmata realizzazione dell’impianto a due passi dal Pastificio e dalla Nestle’. “Trovo singolare che un inceneritore venga realizzato a ridosso del pastificio – ha detto RummoPer noi sarebbe la morte, saremmo costretti a fare la valigia con gli stabilimenti e ad andare in altri posti. E’ reale la possibilità chiusura dello stabilimento e il trasferimento altrove”.

L’ex Presidente di Confindustria non ha voluto essere più preciso circa la delocalizzazione e cioè se la stessa sarà spostata in un’altra zona della città, dove il pastificio è nato, o in altra area del Paese o addirittura all’estero. “Certo non vorrei che in futuro qualche altro scienziato e premio Nobel mi venga a imporre questa stessa imposizione. Essere trattato cosi a Benevento proprio non mi va”, ha tuonato.  

Dal canto suo Masiello si è detto fortemente preoccupato per gli scenari creati dal biodigestore: “Siamo lieti del fatto che la Provincia ed altre Istituzioni siano contrarie all’insediamento del biodigestore nell’Asi. Per noi resta incomprensibile come si possa pensare di affiancare un impianto di trattamento rifiuti di quelle dimensioni a due opifici che producono per la alimentazione umana”, ha chiosato Masiello.

La polemica portata avanti da Masiello e Rummo non è circoscritta alla Regione, cui compete l’ultima parola sull’argomento. Durissimo infatti è stato l’amministratore Rummo nei confronti del Presidente dell’Asi Luigi Barone che, di fatto, gestisce la possibilità di insediare nuovi impianti e nuove produzioni nell’ambito dell’agglomerato: “Il Presidente Barone non è autorizzato a dichiarare che noi non sappiamo leggere le sue delibere su questa vicenda. Lui non può venirci a dire che non abbiamo capito quello che ha deciso e formalizzato in atti amministrativi”, ha commentato Rummo.

Molto dura la posizione del dirigente: “Riteniamo pericolosa la possibilità di costruire un inceneritore dove verranno bruciate 20mila tonnellate di fanghi che non competono alla provincia di Benevento. Siamo molto preoccupati, devo salvaguardare 200 famiglie. La Nestlè  peraltro ha appena investito circa 50 milioni e ora si trova in una situazione assurda e preoccupante. Stiamo vivendo momenti difficili, è imbarazzante, non sappiamo come andare avanti. Come si fa a fare investimenti se si mettono inceneritori di fronte ai nostri stabilimenti?  Nessuno dice nulla, restano tutti zitti. Mi sembra di vivere un incubo. Non c’è rispetto da parte dell’Asi e della sua dirigenza che si è messo sotto i piedi due delibere dell’ex  presidente Perifano e una sua stessa delibera del 2019, che era vietato mettere rifiuti nella zona Asi. E’ assurdo”.

Il vice presidente nazionale della Coldiretti, Masiello, si è detto molto preoccupato: “Condivido la posizione di Rummo. Riteniamo che ci sia una scarsa programmazione  sull’utilizzo del territorio. Non si può lasciare tutto all’improvvisazione. Benevento , peraltro ha già dato tantissimo in termini di rifiuti”.