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Benevento – Il Benevento ci ha provato a portare Marco Borriello nel Sannio. L’affare risale alla scorsa estate e non a quella attuale, considerando che la voce di un approdo in giallorosso dell’esperto attaccante era circolata negli ultimi giorni. A confermare il tentativo dell’allora direttore sportivo Salvatore Di Somma è lo stesso giocatore, in un’intervista rilascia a La Gazzetta dello Sport. Borriello, al giornalista Olivero, ha raccontato diversi aneddoti e tra questo anche quello riguardante l’addio al Cagliari. Una separazione che aveva spinto la Strega a sondare il terreno per il bomber classe 1982, attualmente svincolato dopo la fine del rapporto con la Spal.

Giulini non voleva più che io segnassi. La situazione si complicò. A Sassuolo Joao Pedro si permise di dirmi “stai zitto e corri” durante la partita: lui a me, pazzesco… E nello spogliatoio ci fu una rissa tra noi due. Io ero svuotato“, racconta alla rosea il 36enne Borriello, “all’inizio della stagione seguente il presidente voleva cambiare il mio contratto alzando la parte fissa e togliendomi il premio legato ai gol. Io non accettai e lui se la prese. Il clima non era bello, non parlavo con i brasiliani e dieci giorni prima dell’inizio del campionato chiesi la cessione. Arrivarono le offerte di Bologna, Genoa, Brescia, Spal, Benevento e Olympiacos. Stavo chiudendo col Bologna, poi la trattativa saltò e alla fine scelsi la Spal”.