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Benevento – Trenta maggio. Non è il titolo di una canzone di Liberato, senza alcun dubbio uno dei fenomeni del momento, né una data qualunque. Un anno fa il Benevento stava per compiere un altro passo decisivo verso la serie A dando una delusione cocente a Cristian Bucchi, che proprio in questa data festeggia il suo compleanno. Ormai l’ufficialità è questione di ore nonché pura formalità, ma pensare alle coincidenze in certi casi fa comunque un certo effetto.

Da avversario ad alleato, Bucchi sta per compiere un percorso già effettuato da tanti calciatori e allenatori che si sono incamminati verso il Sannio dopo aver affrontato il Benevento provando a sconfiggerlo in ogni modo. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato Roberto De Zerbi, ma lo stesso terzino Di Chiara (che Bucchi ritroverà a Benevento dopo l’esperienza in Umbria) è un esempio lampante al pari di Letizia, Brignoli e Belec. Per alcuni di loro l’ambientamento si è rivelato più difficoltoso del previsto, ma il tecnico capitolino – che oggi spegne 41 candeline – da questo punto di vista partirà avvantaggiato, considerando che avrà tutta un’estate per pianificare la stagione che verrà.

Da quel 30 maggio 2017 e da quella notturna al Renato Curi che segnò l’approdo dei giallorossi nella finale play off con il Carpi, sono dunque passati 365 giorni all’interno dei quali per Bucchi c’è stata anche l’occasione di prendersi una gustosa rivincita. Accadde lo scorso novembre, in una delle sue ultime apparizioni sulla panchina del Sassuolo, quando grazie a un gol di Peluso si tolse lo sfizio di beffare la Strega nei minuti di recupero al Vigorito. Un ko pesante per i sanniti costretti a rimandare di qualche settimana la gioia del primo punto in serie A, ma anche l’ultima stoccata di Bucchi da avversario. Tra qualche giorno sarà tutto diverso.