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Benevento – Direzione Palermo. Il Benevento raggiungerà questo pomeriggio la Sicilia, dove domani sera, ore 21, sfiderà al “Renzo Barbera” il Palermo di Roberto Stellone. Viglia di campionato, dunque, per i giallorossi. A presentare l’impegno contro la capolista ci pensa Cristian Bucchi. Il tecnico della Strega è intervenuto questa mattina in conferenza stampa, affrontando vari e diversi temi.

Settimana – La vittoria col Perugia ci ha fatto riprendere a lavorare col sorriso, con entusiasmo. Abbiamo, però, vinto solo una partita contro una squadra forte, non abbiamo fatto nulla. Affrontiamo un Palermo meritatamente primo, accreditato alla vittoria finale, con un ottimo organico e ottime individualità. 

Infortuni – Purtroppo ci perseguitano. Improta ha preso una ginocchiata, la classica “vecchietta”. Insigne si è infortunato durante l’amichevole con l’Under 17, ha preso una tacchettata sul polpaccio. Ha provato ma sente dolore.

Maggio – E’ recuperato, ma ieri ha avuto un piccolo problemino, una distorsione.

Approccio – La scorsa settimana è stata particolare, venivamo dalla brutta prestazione e dalla sconfitta di La Spezia. L’esultanza con il Perugia è stata dettata dalla passione di chi vive per questo lavoro. A fine partita credo sia giusto sfogarsi, scaricare un po’ di adrenalina. Col Palermo non dovrà cambiare nulla, nelle ultime gare abbiamo capito le caratteristiche di questo campionato. Non ci sono squadre che fanno un bel gioco perché si gioca tanto, serve essere pratici, essenziali e compatti. Purtroppo un allenatore non può fare sempre quello che vuole, basti pensare agli infortuni che ti tolgono dei ricambi durante la partita. Questo è un torneo equilibrato, a differenza della serie A dove i valori sono clamorosamente netti. Credo che la strada tracciata sia quella giusta e la gara col Palermo potrà darci ulteriori conferme in questo senso.

Tattica – La polivalenza di molti giocatori ci permette di coprire in maniera diversa il campo. Al di là dello schema dobbiamo avere compattezza, determinazione e voglia di soffrire, come fatto con il Perugia. Una vittoria non sistema tutto ma ha fatto emergere il reale valore umano del gruppo, di unirsi. Le difficoltà servono anche a questo e ho ottenuto risposte che già conoscevo. 

Pregi – Abbiamo fatto sempre gol, questa è stata la nostra migliore qualità fino ad ora. Dobbiamo essere bravi ad attaccare in mille modi diversi e avere equilibrio in fase difensivo. Quest’ultimo non lo abbiamo ancora trovato e ne siamo alla ricerca. Dobbiamo lavorare e saper soffrire da squadra.

Aspettative – La gente ci ha dato passione e amore, questo può tramutarsi in fischi e ci sta. La squadra la difenderò sempre, vedo come lavora altrimenti sarei il primo a criticare. Abbiamo una rosa importante come Palermo, Crotone, Perugia e Brescia, questo fa si che ci siano delle aspettative ma noi dovremo mantenere un equilibrio che ci porti fino alla fine. Abbiamo cambiato una squadra quasi per intero, trattenuto giocatori importati e acquistati altri. Lo staff è nuovo, il progetto è nuovo e dobbiamo darci del tempo. Sta a me trovare il modo di giocare bene e portare punti, i fischi me li prendo e spero che tra poche partite si tramuteranno in applausi.

Palermo – Squadra con individualità forti. Trajkovski è sicuramente il giocatore più pericoloso. E’ inutile sprecare un uomo per la marcatura, bisognerà difendere da squadra mantenendo le nostre qualità.

Calendario – Abbiamo tante gare in pochissimo tempo, avendo anche la Coppa Italia. Spero di recuperare tutti ma va sottilenato come in tanti, come Improta, Letizia e Asencio, hanno sempre cercato di dare il loro contributo nonostante non fossero in perfette condizione. Quelli non convocati spero di averli a disposizione il prima possibile.

Coda – Nella sua crescita c’è poco del mister, io gli ho solo detto la verità. Fino ad ora ha realizzato sette gol ma potevano essere almeno dieci considerando le occasioni nitide e clamorose avute. Massimo è un calciatore che probabilmente ha bisogno di fiducia, deve sentirsi amato e coccolato. Lui, però, ha potenzialità nettamente superiori a quelle dimostrate fino ad ora. E’ un giocatore completo e per questo non mi accontento, può fare molto di più. Lo vedo cresciuto ma è tutto per merito suo.