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Benevento – Ritrovati i tre punti grazie al successo contro il Carpi, la Strega punta adesso la trasferta di Perugia. Il Benevento domani pomeriggio, ore 18, sfiderà la formazione di Alessandro Nesta allo stadio “Armando Picchi“. A presentare l’impegno contro gli umbri ci pensa Cristian Bucchi. Il tecnico giallorosso è intervenuto questa mattina in conferenza stampa, affrontando vari e diversi temi.

Letizia e BandinelliSono tutti convocati, in questo momento tutti sono determinanti, dentro e fuori dal campo. Credo che Letizia difficilmente possa essere impiegato, ha fatto più fatica a smaltire l’infortunio rispetto a Bandinelli, il quale si è aggregato stamattina al gruppo.

AtteggiamentoVoglio una squadra sbarazzina che offra il proprio calcio. Affronteremo una formazione giovane e che ha gamba, avremo il massimo rispetto ma voglio vedere una squadra offensiva. I gol di Improta e Maggio contro il Carpi ne sono la prova. Loro sono una formazione diversa rispetto al Carpi, sono bravi tra le linee dove gioca Verre, il giocatore che considero determinante nello scacchiere del Perugia.

DifesaIl campionato di B è diviso in tre fasi: la prima in cui tutti giocano, vengono fuori; la seconda è la centrale, dove iniziano a emergere i primi problemi, le prime squalifiche e occorre essere pratici come abbiamo fatto noi; la terza è lo sprint finale e occorre tornare a essere quelli della prima fase, una squadra sbarazzina che si difenda attaccando, che schiacci gli avversari, li domini e accetti i duelli.

Modulo Tutto è dipeso dal recupero completo di tanti giocatori. Molti non li abbiamo avuti per lunghi periodi, vedi Del Pinto e Viola che sono stati fuori tre mesi, Armenteros è arrivato e ha dovuto ritrovare la condizione, Asencio ha bisogno di continuità in allenamento e in partita. Ricci e Insigne hanno ritrovato smalto, in mezzo al campo ho tante scelte e possiamo giocare con tanti giocatori offensivi. Mi piace questa idea ma tutti devono sacrificarsi, dovremo essere bravi a supportare due attaccanti o tre nel caso. Col Carpi abbiamo giocato con un terzino iper-offensivo, per essere più bravi degli altri bisognerà accettare e vincere i duelli.

Ricordi Sono stati difficili e duri da digerire, torno al Curi dopo la sfida con il Benevento che ci avrebbe consentito di giocarci la doppia finale con il Carpi, tra l’altro con il ritorno in casa. Vincere quella partita sarebbe stato determinante, c’era in palio una buona fetta di serie A. Essere eliminati davanti a ventimila persone, non riuscendo a dare la A a una piazza del genere, tra l’altro nel giorno del mio compleanno, è stato un qualcosa di duro da digerire.

DifficoltàAffrontiamo una squadra diversa da quella che ho allenato, molto forte, che ha gamba e palleggio. Il Perugia è una formazione molto pericolosa in campo aperto. Ha le sue armi e se le giocherà al meglio, dovremo essere bravi a limitarli imponendo il nostro gioco e le nostre caratteristiche.

ScelteA metà campionato sarebbe stato un problema avere tante scelte in difesa, oggi no. Costa, ad Ascoli, era il primo a incitare i compagni, è quello lo spirito giusto, di chi è partecipe anche non giocando. Non voglio vedere musi lunghi o facce storte, chi li ha non ha capito l’importanza del momento.

VerreDovremo essere bravi a limitare i loro giocatori di qualità. Se lo facciamo giocare su palle sporche, marcandolo nella zona, vorrebbe dire fare l’80% di quello che ci aspetta.

GuizzoLa giocata del singolo è indubbiamente determinante, a volte ti consente di fare la differenza. Entrambe le squadre proveranno a fare un gol in più dell’altra, per questo spero non venga fuori una partita sporca, ma una gara bella, combattuta e che il migliore porterà a casa.

CaldirolaNon lo vedo terzino, in questo momento mi servono terzini che spingono. Magari in evenienza potrebbe adattarsi.

Centrocampo Farò delle valutazioni, la formazione ai ragazzi la darò domani mattina. Parlerò con lo staff medico per capire i recuperi. Adesso, oltre all’aspetto fisico, conta molto la testa. Non mi farò condizionare più di tanto, ne da queste cose, ne dal meteo, ne dall’avversario.

RigoristaNon c’è un solo rigorista, ce ne sono tre o quattro che possono batterli. Serve serenità per calciare un rigore, bisogna isolarsi un attimo. Il rigore perfetto è quello efficace, quello che va in porta. Viola in questo momento è più sereno rispetto a Coda e, se dovesse giocare, li batterebbe lui

ImprotaNon ha giocato terzino per emergenza, Di Chiara stava bene ed è stata una scelta tecnica. A me piace il giocatore offensivo che gioca dietro, perché quando devi difendere sei più applicato. Ha segnato in tutte le posizioni in cui l’ho schierato, se ha campo le sue qualità emergono. Può giocare in tutti i ruoli, quando sta bene gioca.