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Benevento – “Fare! o non fare. Non c’è provare!”. Cristian Bucchi come il maestro Yoda con il giovane Luke Skywalker. Non siamo all’interno di ‘Guerre Stellari’ ma nella pancia del ‘Ciro Vigorito’. L’allenatore giallorosso ha qualcosa da dire al suo attaccante e lo fa pubblicamente. Se nel secondo episodio della saga dal titolo “L’Impero colpisce ancora” il maestro invita il suo allievo a “disimparare ciò che ha imparato”, oggi l’ex allenatore di Perugia e Sassuolo ha percorso in un certo senso la stessa strada, esortando il suo attaccante a cambiare atteggiamento:

“Massimo è pigro, e quando fa il pigro gioca male”, ha esordito il tecnico. “Per noi è fondamentale che giochi bene, che si muova per la squadra. Se gioca bene lui, giocano bene tutti i compagni. Gli capiterà la gara senza opportunità ma gli capiterà anche la partita in cui ne avrà dieci. Il suo limite è stato sempre quello di accontentarsi”. Il tutto prima di un affondo ancora più duro: “Lui è nel pieno della maturità, deve dimostrare a sé stesso che è un coglione e che ha buttato dieci anni di carriera a grandi livelli”. 

Non le ha mandate a dire Bucchi, sperando magari di essere ripagato con una prestazione da favola contro la Salernitana. Il derby è una sfida che può valere doppio, e l’allenatore giallorosso ne è ben consapevole. Così come sa che dietro una tiratina d’orecchie di questo tipo, con parole ridondanti, si nasconde una dose di stima inimmaginabile. L’ariete di Cava de’ Tirreni è il bombardiere designato di un Benevento che fin da subito ha scelto di avere nella fase offensiva, ancor più che in quella difensiva, il vero punto di forza. Una forza da risvegliare. Non per ‘provare’, ma per ‘fare’. Magari una doppietta, o una serie di giocate che consentano ai compagni di reparto di volare verso la porta di Micai. Il maestro Yoda, alias Bucchi, ci crede: il suo Luke ce la farà.

Fotomontaggio a cura di Carmine De Falco.