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C’era una volta la vecchia serie C con i suoi campi spesso non in perfette condizioni, ma la certezza era quella di giocare sull’erba naturale. Da qualche anno non è più così perché sempre più società hanno deciso di dotare i loro impianti di erba artificiale, soprattutto per contenere al minimo i costi di manutenzione. Dopo i fasti della serie A e della serie B, in questa stagione anche il Benevento ha dovuto adattarsi alla nuova realtà che ha costretto Andreoletti prima e Auteri ora a programmare il lavoro in base alla superficie di gioco del prossimo avversario. Un calendario ‘parallelo’ che sta obbligando ogni volta i giallorossi a chiedere ospitalità al ‘Meomartini’ per abituarsi al sintetico in vista del successivo impegno.

Sta andando così anche questa settimana in vista del match di sabato contro il Giugliano al ‘De Cristofaro’, una delle tante società del girone C di Lega Pro che ha adottato questo tipo di superficie insieme a Sorrento (che gioca a Potenza), Juve Stabia, Turris, Avellino, Picerno, Francavilla, Monterosi (campo di Teramo), Potenza, Casertana e Audace Cerignola. Una ulteriore variabile che può influire, poi, è quella relativa alla ‘generazione’ del campo in erba artificiale istallato, perché rispetto agli anni scorsi anche in questo settore la ricerca ha fatto passi da gigante con i materiali più recenti che sono praticamente identici come caratteristiche rispetto all’erba vera, cosa che non accadeva nel passato. Sabato al rinnovato ‘De Cristofaro’, i giallorossi giocheranno su un prato sintetico di ultima generazione e con un impianto di drenaggio che consente un minore impatto degli agenti atmosferici, molto simile a quello presente al ‘Meomartini’, dove il Benevento si allenerà fino a venerdì quando è prevista la partenza per Giugliano.