- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

con la collaborazione di Diego De Lucia

Torre del Greco – Al termine della sfida di Serie C contro il Benevento, Bruno Caneo ha rilasciato alcune dichiarazioni. Questi i temi affrontati dal tecnico della Turris dopo la gara contro i giallorossi di Matteo Andreoletti.

Prestazione – Abbiamo avuto la fiducia di non abbatterci perché sapevamo di affrontare una squadra importante, di prima fascia e con calciatori importanti e forti. La reazione che abbiamo avuto è importante, non è facile quando incontri una squadra di questo spessore reagire e fare gol, vuol dire che c’è uno spirito giusto, buono. Magari alcune cose sono andate nel verso giusto, ma poi devi saperle condurre, le devi preparare e sviluppare. Ho fatto i complimenti ai ragazzi perché hanno fatto tutto quello che dovevano fare, che avevamo preparato. Non siamo stati mai sotto nella mentalità e dal punto di vista fisico. Siamo contenti, posso dire che ci mancano quaranta punti alla salvezza. Dobbiamo volare bassi e fare più punti possibili per vedere a che livello siamo nell’arco del campionato. La squadra mi da garanzie, i calciatori hanno qualità ma, come oggi, devono avere fame. Se c’è fame il compito dell’allenatore è facilitato.

Mentalità – Ho dato delle certezze e delle sicurezze alla squadra. La mentalità di questi ragazzi mi da affidabilità.

Scelte – Nocerino è cresciuto con il passare dei giorni, mi ha dato l’impressione di poter andare in campo e oggi lo ha dimostrato. Non era semplice, ma ha qualità tecniche e sarà un’arma in più.

Attacco – Ho sette attaccanti importanti che possono essere alternati, mi danno grande fiducia. Volevo cambiare tutti e tre gli attaccanti, poi ho pensato che era meglio dare più equilibrio al centrocampo.

Palle inattive – Loro fisicamente erano tosti, quando hai tre, quattro giocatori possenti è chiaro che fai fatica. Abbiamo sbagliato a non uscire o a non marcare sulla seconda palla. Bisogna lavorare perché gli errori capitano, lavorando si cerca di eliminarli.

Frascatore – Mentalmente è già dentro, solo che nell’ultimo mese ha fatto allenamenti a parte e non mi sembrava giusto metterlo dall’inizio. Una scelta di meritocrazia, ma è entrato e ha dimostrato di esserci.

Benevento – Ho visto un Benevento organizzato, con una bella qualità tecnica individuale. Conoscevo Andreoletti dallo scorso anno, ha sempre fatto giocare bene le sue squadre. Mi ero permesso di dire, senza offendere nessuno, che andavamo ad affrontare una squadra forte, importante ma che, in questo momento, non era pronta. Adesso la difficoltà sta nel creare una identità forte, la prima partita dice tutto e non dice nulla. Il lavoro alla lunga ripaga, la forza del Benevento deve essere quella di credere nel suo allenatore. 

Benevento, avvio in salita: la Strega si scioglie sul rigore, la Turris ringrazia

Ciano preoccupato per l’infortunio: “Gara strana, ma spirito giusto”

Andreoletti: “Siamo un cantiere aperto ma lo spirito è quello giusto”