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Creare un tavolo di ragionamento, infracomunale e, allo stesso tempo, aperto al dialogo verso l’esterno. Il tutto al fine di tirar via Pago Veiano dal pantano della profonda crisi produttiva e occupazionale in cui lo stesso è piombato. 

L’imprenditore Giovanni Carpinone, consigliere comunale di opposizione presso il piccolo Centro fortorino nonché Responsabile del Dipartimento provinciale “Industria ed Artigianato” di Forza Italia, interviene per commentare il grave dato connesso ai “numeri” del lavoro cittadino. 
Come da recente sondaggio, infatti, Pago Veiano è, con un dato di 42,11, al quinto posto nella poco felice classifica provinciale per quel che riguarda la percentuale di residenti 15-64 anni non occupati. 
“L’Amministrazione comunale – commenta Carpinone – ha messo in campo poco o nulla per rilanciare l’economia del nostro paese. Siamo coscienti, si, del fatto che la contingenza nazionale ed internazionale non sia delle più rosee. Tuttavia, quel poco che si potrebbe fare a livello locale, quel piccolo margine di crescita viene puntualmente non sfruttato. In occasione dell’approvazione dell’ultimo bilancio, ad esempio – prosegue l’esponente dell’opposizione – il gruppo minoranza ha votato contro il documento perchè nella previsione di spesa non vi era alcuno stanziamento per il settore agricolo o per quello turistico, uniche vie per ambire ad uno sviluppo della nostra realtà. Ad esempio si potrebbe puntare alla creazione di cooperative di scopo nel settore agricolo, frangente che a livello nazionale sta conoscendo un momento di reattività. L’Amministrazione comunale di Pago Veiano continua ad essere miope – ancora il dirigente forzista provinciale – Anche in ambito industriale, quello nel quale il nostro Centro ha conosciuto un notevole spopolamento con una riduzione dell’80 percentuale, abbiamo chiesto al sindaco di valutare la domanda per zona zes considerando la disponibilità di spazi regionali. Abbiamo, invece,  solo realizzato cattedrali nel deserto portatrici di vantaggi zero dal punto di vista logistico e lavorativo. Dobbiamo forse prendere atto del fatto che, dopo otto anni di attività, l’Amministrazione comunale non appare in grado di gestire queste problematiche. Noi, come minoranza – conclude Carpinone – chiediamo al sindaco di creare un tavolo con categorie competenti, quali Confartigianato e Confindustria, al fine di trovare soluzioni che possano far pensare ad un rilancio socio-economico del nostro contesto”