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Castelpoto – Trentadue punti, nono posto e situazione di classifica tranquilla. Il bilancio tracciato da Gianluca Muccio sul Castelpoto, al debutto nel campionato di Prima Categoria, può finora considerarsi positivo. La zona play out è tenuta a debita distanza e potrebbe essere distanziata ulteriormente se il ricorso effettuato contro il Falciano dovesse andare a buon fine. Il risultato del match giocato lo scorso 17 marzo (0-3 per la squadra casertana) non è infatti stato omologato. “I motivi del ricorso sono riconducibili alla posizione irregolare di un tesserato della squadra avversaria, di più non posso dire”, dichiara il dirigente giallorosso.

L’esito della vicenda lo scopriremo nelle prossime settimane, ma intanto si può parlare di debutto positivo nel torneo di Prima: “Essendo una neopromossa abbiamo impattato con un’esperienza del tutto nuova. Rispetto al campionato di Seconda Categoria oltre al livello cambia anche la lunghezza delle trasferte, molto più difficili da gestire. Non eravamo abituati a questo tipo di mentalità.  Volevamo farci un’idea di questo campionato in modo da programmare il futuro. Ce la siamo fatta, ora guardiamo avanti”. 

Il campionato, in vetta, sembra essere nelle mani del Cellole: “E’ stato un torneo dai due volti, le squadre che mi hanno impressionato sono state diverse tra andata e ritorno. Nella prima parte di stagione il Puglianello ha fatto davvero paura per solidità e tecnica, mentre dopo il giro di boa sono emerse le qualità del Cellole. Da gennaio in avanti i valori sono un po’ mutati, nel rush finale altre cose potranno accadere”. 

La salvezza può essere considerata a un passo, ma sono altre le mire di Muccio e del Castelpoto: “Vorremmo sfruttare la situazione di metà classifica per far maturare qualche ragazzo del posto in modo da costruire l’ossatura solida del Castelpoto del futuro. Sapevamo che quest’anno sarebbe stato un anno di transizione, ma nel giro di tre anni vorremmo provare a fare qualcosa di veramente importante. Speriamo di riuscirci”.