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Ormai da tempo il centro città di Benevento e in particolare il Corso Garibaldi è diventato il fulcro centrale della movida del fine settimana. Orde di ragazzine e ragazzini sciamano lungo la principale strada cittadina per trascorrere le ore libere del weekend, in particolare quelle serali. Il fenomeno non coinvolge solo e soltanto adolescenti, ma l’età media di quanti si incontrano tra il monumento dedicato ai caduti e il Duomo cittadino si abbassa sempre più, in modo inversamente proporzionale si allungano le ore del passeggio, ritardando l’ora del rientro a casa dei ragazzini. Il centro cittadino, il sabato dal tardo pomeriggio in poi, è in totale balia di questi gruppi di giovani che portano sicuramente vivacità ed allegria, danno una ventata di freschezza in una città sin troppo chiusa e stagnante, ma arrecano anche qualche problematica.

I ragazzi, infatti, non hanno sempre la maturità necessaria per affrontare ogni situazione. Già in passato ci sono stati episodi spiacevoli di zuffe, scazzottate, imbrattamento di monumenti e via discorrendo. Insomma, quel piccolo e sgradevole corollario di immaturità che viaggia di pari passo con la giovane età quando questa fa gruppo e diventa bullismo da strapazzo.

Ieri sera c’è stato un altro tipo di spiacevole episodio in pieno centro. Una ragazzina minorenne ha accusato un malore, sembrerebbe a causa dell’ingerimento di bevande alcoliche acquistate, sempre presumibilmente, in qualche esercizio commerciale della zona (da lei o da un maggiorenne). Purtroppo sono dovuti intervenire gli operatori del 118 e con loro sono giunti sul poso anche i Vigili della Municipale e poi una pattuglia della Polizia di Stato

Dopo aver prestato le cure del caso, la ragazzina è stata riconsegnata ai propri familiari che oggi dovrebbero essere ascoltati dagli investigatori per ricostruire la vicenda e capire se le bevande incriminate siano state vendute da esercizi commerciali in zona, in spregio al divieto di vendita a minorenni oppure il malore è stato determinato da altri fattori.

E’ evidente che un episodio del genere, nella speranza che resti isolato, lascia presupporre l’apertura di un dibattito sui controlli da effettuarsi sul fenomeno della ‘movida’ giovanile a partire dalla famiglie sino alle autorità competenti, passando anche da comportamenti sani e corretti da parte dei commercianti che devono maturare la coscienza che con una leggerezza si può mettere a rischio l’incolumità di giovani vite.

(Foto tratta da Facebook)