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Ho letto con molta attenzione i nomi dei candidati delle due liste in campo a Ceppaloni e avendo preso atto dell’incoerenza di molti degli esponenti della lista Cataudo, sosterrò, senza alcun dubbio, la compagine guidata dal sindaco uscente Ettore De Blasio”. Così Antonio Bosco, storico esponente del centrodestra ceppalonese, fondatore di Forza Italia a Ceppaloni e primo segretario del locale circolo negli anni ‘90.
Le elezioni amministrative non sono paragonabili alle politiche, rappresentano un dato territoriale di rapporto diretto tra amministratore e amministrato al di là delle idee politiche di ciascuno. Ma gli elettori invocano sempre coerenza, chiarezza nelle proposte, linearità nei comportanti, elementi questi che sono venuti meno nella lista del candidato sindaco Claudio Cataudo”, prosegue Bosco che aggiunge: “Quando si candidano dalla stessa parte, con Cataudo, elementi che si sono denunciati, che hanno detto di Cataudo le cose peggiori, che hanno presentato più esposti alla Procura contro Cataudo ad iniziare dai concorsi al Comune, significa che c’è qualcosa di veramente strano che va però spiegato agli elettori”.
Bosco ricorda che “Cataudo ha fatto il sindaco per ben due volte grazie ad Ettore De Blasio ed è stato eletto due volte consigliere provinciale grazie a Clemente Mastella. Ora vorrebbe fare l’antisistema, parla addirittura di libertà… Gli voglio solo ricordare che il sottoscritto è stato il fondatore di Fi a Ceppaloni e non ha mai postato foto di esponenti politici del partito con ruoli di governo per vanità o consenso elettorale”.
Dunque, Antonio Boscoal di là dei diversi posizionamenti passati”, ha deciso di “sostenere la lista di Ettore De Blasio e la candidata al consiglio e assessore uscente Emanuela Barone. La lista di Ettore De Blasio è coerente, si presenta agli elettori con la maggior parte dei consiglieri uscenti e con diversi nuovi professionisti, con un riferimento politico certo, Clemente Mastella; dall’altra parte c’è tutto e il contrario di tutto senza alcuna prospettiva per il territorio”, conclude Antonio Bosco.