- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Conferenza stampa questa mattina presso la sede CGIL di Benevento. Tre i temi principali esposti dai vertici del sindacato sannita. Il primo riguarda l’amianto e la richiesta inoltrata alle istituzioni locali e quelle scolastiche, su una necessaria verifica della presenza del materiale cancerogeno all’interno dei plessi scolastici e di altre strutture pubbliche: “Abbiamo predisposto una lettera a tutte le amministrazioni chiedendo di darci riscontro, entro 10 giorni, rispetto alla presenza di amianto all’interno delle strutture pubbliche, non solo nelle scuole”. Così il segretario CGIL Rosita Galdiero che insiste:  “Attendiamo i dati per procedere eventualmente a delle bonifiche e un ragionamento di ripristino delle norme fondamentali sul rispetto del diritto alla salute. Allarme che già lanciammo qualche anno fa. Si continua a morire di tumori con un’incidenza maggiore in alcune aree del territorio. Mi riferisco soprattutto a Montesarchio dove abbiamo visto che questo male comincia a colpire anche i bambini.”

Dalla salute all’economia. Vertenza Cave che crea non poche preoccupazioni dal punto di vista lavorativo: “Insieme ai delegati di categoria proprio ieri siamo stati in Prefettura. La cosa che ci dispiace molto è che dal 22 di novembre del 2017, quando facemmo un sit-in con l’ANCE, chiedendo un tavolo e delle risposte alla Regione Campania. Nulla è stato fatto per sbloccare le normative che ci vedono prigionieri rispetto ad un settore che può essere trainante per lo sviluppo e l’occupazione. Qui siamo di fronte, nei prossimi mesi, al rischio di mille licenziamenti perché non riguarda più siti e l’estrazione delle materie prime”.

La città e la provincia di Benevento – sottolineano Galdiero e Mesiscadevono esportare dalla Basilicata, dalla Puglia o dalla vicina provincia di Avellino quando invece si potrebbe rilanciare qui il settore dell’edilizia. Se non arrivano risposte siamo pronti a una forte mobilitazione visto che non riusciamo più a controllare i lavoratori. Proteste che saranno forti perché essere educati non sempre paga”.

Galdiero chiude con la vertenza Carrefour: “Si continua a danneggiare i lavoratori degli appalti, gli invisibili che ci garantiscono le pulizie e l’arrivo delle merci nei supermercati. Un’azienda come Carrefour sa esattamente ciò che si consuma all’interno della piattaforma logistica di Airola con retribuzioni al di sotto di quelle previste dai contratti collettivi nazionali, continue vessazioni e minacce nei confronti dei dipendenti”.

Giovedì – annuncia il segretario CGIL – saremo difronte alla Carrefour di Benevento per dire che siamo stanchi di questo modo di fare e che le istituzioni dovrebbero vigilare negli appalti non solo dalla malavita organizzata ma da alcuni imprenditori e faccendieri che utilizzano queste organizzazioni lavorative per nascondere altro. Aziende che di sei mesi in sei mesi chiudono per poi costruirne altre azzerando così scatti di anzianità e livelli finendo poi per far passare i lavoratori sotto la normativa del Jobs Act che non prevede la tutela dell’arti 18 e porta al demansionamento”.