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“Occorre una grande intesa istituzionale. A partire dall’Ato rifiuti per arrivare a definire la vicenda dello Stir di Casalduni”. Annunciata la chiusura dello Stir da parte della Samte, per il sindaco di Benevento Clemente Mastella è questa la strada maestra da seguire per scongiurare che la crisi diventi emergenza. “Il rischio di ritrovarci con le strade piene di rifiuti, sinceramente, lo vedo”. A palazzo Mosti, comunque, nessuna sorpresa per la comunicazione inviata dalla Samte. “Spero non si arrivi alla chiusura, ovviamente. Ma noi lo avevamo previsto. Più volte abbiamo evidenziato la gravità della situazione. E anche quando il costo di conferimento per il Comune di Benevento è aumentato, costringendoci a ricorrere al Tar, abbiamo deciso di non rivolgerci altrove, proprio perché consapevoli della drammaticità della situazione”. E ora? “Se l’incapacità di gestire le cose, condita con una dose di arroganza di troppo, ha determinato questi risultati è chiaro che per uscire da questa situazione si deve voltare pagina. A partire dalla vicenda Ato, dove una maggioranza non c’è e persistono dubbi rispetto alla ripartizione dei seggi in Consiglio. E’ necessaria una grande intesa istituzionale”. Lapidario, infine, il giudizio sulle parole dell’amministratore delegato di Samte, Nicolino Cardone, che ha attribuito le responsabilità per la chiusura dello Stir alla scelta dei comuni di ricorrere al Tar contro le tariffe: “I sindaci fanno gli interessi dei propri concittadini. E se possono determinare un risparmio è giusto che agiscano in tal senso. Stiamo parlando di un diritto, riconosciuto dal Tar, mica di una pretesa. Di che ciancia allora? Tornasse a casa”.