- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento- “L’Italia che non c’era” è questo il titolo del libro della Senatrice Monica Cirinnà presentato questo pomeriggio all’Università degli Studi Del Sannio.L’idea nasce dalle migliaia di lettere ricevute. L’italia che non c’era parla di un’Italia che esisteva, è la storia di persone che hanno combattuto per la loro libertà”. Così ha raccontato la Senatrice il suo libro:”Ho descritto cosa è successo in questi anni in Parlamento e quanto l’Italia fosse pronta ad accogliere queste famiglie”. Una battaglia per garantire gli stessi diritti:”Una coppia di due uomini o donne che entrano in Comune e trovano un Sindaco con una fascia, che legge una formula, ecco quella è una conquista”. La strada, ha spiegato, è ancora lunga: “Manca l’eguaglianza piena, non ci occupiamo ancora dei bambini arcobaleno, esiste il 50% di  apprezzamenti e 50% di critiche, chi rimane conservatore e chi invece è riformista. Chiunque si faccia portatore di principi della nostra Costituzione, ritengo che  possa combattere a viso aperto”.

Il riformismo, ha spiegato:“Porta avanti il Paese questa legislatura è la più ricca sui diritti”. Tanti restano i temi al centro della discussione, e sullo Ius Soli:” Io sono tra coloro che vogliono votarlo non so se ce la faremo, per ora è da portare avanti la legge sul  matrimonio egualitario e soprattutto le  adozioni per tutti, impossibile che una ragazza madre possa crescere un bimbo e un single no. Ancora più assurdo che coppie di persone anziane si sono unite dopo 50 anni di amore nascosto, diritti ottenuti dopo anni di attesa”.