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Fa ancora discutere a palazzo Mosti l’esito della commissione Attività Produttive di lunedì mattina (leggi qui). E ancora una volta, nell’occhio del ciclone finisce il comportamento del gruppo Pd al Comune di Benevento, accusata di intelligenza col nemico. A parlare, oggi, sono i quattro consiglieri di “Patto Civico” Luigi Scarinzi, Vincenzo Sguera, Marcellino Aversano e Luca Paglia. Che dichiarano:

“Vero è che viviamo in epoca di Corona virus ed abbiamo assistito a di tutto e di piu, aldilà dell’emergenza sanitaria e della conseguente crisi socioeconomica, dalle fake news agli atteggiamenti dittatoriali, dalla comunicazione istituzionale unidirezionale alla discrasia tra i decreti governativi e quelli locali, dalla campagna elettorale non stop e senza contraddittorio agli slogan “stiamo tutti dalla stessa parte politica per il bene del territorio”( come se pensarla in maniera differente da chi governa non fosse consentito, alla faccia della libertà di pensiero e della democrazia e come se i cittadini fossero ingenui creduloni incapaci di valutare sulla propria pelle gli effetti delle decisioni prese). Orbene, partendo proprio dal principio che la politica deve innanzitutto rispettare i cittadini e restando nel recinto della politica cittadina, quanto accaduto per l’elezione del presidente della Commissione Attività Produttive è sintomatico di ciò che sta accadendo nella politica nazionale.

In nome del Covid 19 assistiamo a riposizionamenti politico – elettorali che si vogliono far passare per il summenzionato principio del “lo facciamo per il bene del nostro territorio”, cosi come le ambizioni politiche personali di qualcuno, peraltro ascrivibili a prossime e future competizioni elettorali. Come se, ripetiamo, i cittadini fossero degli ingenui creduloni. E in questa fattispecie si  spiega il voto di astensione dei due  amici consiglieri del PD , forza politica di opposizione, che ha prima proposto e poi ritirato la candidatura di un esponente del proprio gruppo consiliare (cercando poi maldestramente di dare a noi la paternità della operazione) alla presidenza della Commissione, adducendone come motivazione il non voler creare confusione e tirando in ballo addirittura come condizione imprescindibile ma assolutamente irrealizzabile il dover creare un precorso politico futuro comune, ovviamente sotto la egida politica deluchiana .

Questa pubblica “motivazione” è apparsa a tutti, a cominciare proprio da molti autorevoli esponenti del PD che ne hanno esternato il dissenso e rimarcato la distanza , come un malcelato tentativo di mascherare il nuovo asse elettorale, annunciato peraltro pubblicamente, Mastella –De Luca. Lungi da noi giudicare strategie elettorali e scelte politiche altrui ma, alla luce dei fatti, rimandiamo al mittente le velate accuse nei nostri confronti di poca chiarezza e sottolineiamo invece come il nostro atteggiamento amministrativo sia stato sempre rivolto verso l’interesse della città, collaborando quando ritenevamo fosse giusto e necessario e opponendoci quando al contrario era doveroso farlo, formulando sempre , anche in Covid –time, proposte concrete volte a dare un contributo di indirizzo alla risoluzione delle problematiche della città (anche se sistematicamente ignorate), senza mai accettare ruoli ed incarichi gestionali. E sempre nel rispetto della verità, della linea politica adottata e soprattutto dei cittadini”.