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Cittadini, imprese, associazioni,  chiamati ad associarsi per  ridurre  le emissioni ed i costi dell’energia

Sabato 24 febbraio alle ore 16,30 presso l’aula consiliare è stato organizzato dall’amministrazione comunale e dalla società Koala un  convegno sulla Comunità Energetica Rinnovabile.

A relazionare sulla materia sarà l’ingegnere Emmanuele Petruzziello della società Koala. A fare gli onori di casa, il sindaco Diego Cataffo, affiancato dal Presidente del Consiglio Comunale Gennaro Pontillo in veste di moderatore.

Le dichiarazioni del Sindaco di Sant’Angelo a Cupolo, Diego Cataffo: “Ancora una volta ci muoviamo nell’interesse della collettività, sulla scia degli obiettivi specifici del POR FESR Campania 2014/2020 –  relativi alla  “Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili” – che vedono la Regione Campania impegnata nel promuovere  l’istituzione di Comunità energetiche,  da costituire al fine di favorire l’autoconsumo, la produzione e lo scambio di energie prodotte principalmente da fonti rinnovabili, nonché sperimentare e promuovere nuove forme di efficientamento e di riduzione dei consumi energetici.

La Comunità Energetica Rinnovabile, in sostanza è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità.

La  condivisione è tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico (c.d. cabina primaria), grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.

L’obiettivo di una Comunità Energetica  è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri o soci e alle aree locali in cui opera, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile.

L’adesione ad una comunità energetica consente di trarre notevoli benefici di diversa natura: Benefici ambientali derivanti dalla drastica riduzione delle emissioni di CO2 quale logica conseguenza dell’incremento di produzione di energia da fonte rinnovabile; Benefici economici: considerato che l’autoproduzione e l’autoconsumo in situ di energia consente una riduzione di costi; Benefici di carattere sociale permettendo di aiutare la riduzione dei costi della bolletta e avviando una politica di lotta alla povertà energetica.

Per procedere alla costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile, per prima cosa, è necessario individuare le aree dove realizzare gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e gli utenti con cui associarsi e condividere l’energia elettrica.

Per tutte le CER sono previsti incentivi sull’energia autoconsumata sotto due diverse forme: 1) Una tariffa incentivante sull’energia prodotta  e autoconsumata virtualmente dai membri della Comunità;
2) Un corrispettivo di valorizzazione per l’energia autoconsumata, definito dall’ARERA – Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente.

Inoltre, tutta l’energia elettrica rinnovabile prodotta ma non autoconsumata resta nella disponibilità dei produttori ed è valorizzata a condizioni di mercato.

Per le sole CER i cui impianti di produzione sono ubicati in Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, è previsto un contributo in conto capitale, pari al 40% del costo dell’investimento, a valere sulle risorse del PNRR”.