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Il botto di Gerardo Giorgione, il consigliere comunale eletto a Palazzo Mosti con la Lista Mastella sindaco, che lascia la maggioranza ad inizio seduta per aderire al Gruppo Misto, non ha offuscato il doppio risultato che il Sindaco Clemente Mastella ha incassato con l’approvazione delle tariffe della Tari ed il Bilancio di previsione per l’anno in corso.. La casella in meno dello schieramento di governo in Città e la rinuncia alla delega al Contenzioso, (sembra che ora questa delega vada a Maria Carmela Mignone consigliere di maggioranza) motivate con i dissidi nei confronti dello schieramento di governo, non ha evidentemente intaccato le capacità decisionali della maggioranza che si riconosce in Mastella, ma forse potrebbe dare indicazioni circa future ulteriori difficoltà all’interno dello schieramento. Mastella però ha riconosciuto in Aula che non è possibile giungere a fine luglio per approvare il Bilancio di previsione rinunciando così a quasi due terzi dell’anno solare per realizzare opere ed interventi a favore della collettività. Mastella ha anche assicurato una cura draconiana: il prossimo anno, ha detto il sindaco, la situazione non si ripeterà e comunque caccerà via dirigente ed assessori in caso di ritardi. Per fine anno o gennaio al massimo bisognerà approvare il bilancio altrimenti assessori e dirigenti andranno a casa”. Mastella ha espresso anche tutto il suo disappunto per la carenza di interventi per rendere verde la città a causa della carenza di fondi pubblici per investimenti per rendere più vivibile la Città. “È un problema che ho rappresentato anche all’Associazione dei Comuni: non si può andare avanti così”, ha chiosato Mastella.

Infine sembra ormai  al capolinea con la società tributi Andreani dopo  le problematiche sorte nelle scorse sedute consiliari.  In apertura come  detto la lettera di dimissioni dal gruppo maggioranza del consigliere Giorgione. Poi si è discusso  dell’approvazione del regolamento per la definizione agevolata delle ingiunzioni fiscali. A relazionare l’assessore comunale al Bilancio  che ha sottolineato come anche chi ha avuto un pignoramento può aderire alla rottamazione. L’opposizione con il consigliere. Vincenzo Sguera ah quindi presentato un emendamento su quest’aspetto contabile: “Un pignoramento presso terzi  può creare inquietudine da parte dei cittadini. Si viene a creare disparità. Un pignoramento sul conto corrente se lo trascinerà per molto tempo visto che andremo a febbraio 2024 con la prima rata. Occorre abolire il 20% di acconto”.

A rispondere l’assessore Serluca: “Sui fermi amministrativi non c’è necessità perché lo consente la norma. Sui pignoramenti presso terzi i cittadini sono 250 addirittura dal 2012, hanno avuto tutte le comunicazioni di legge prima di arrivare all’ultimo step che è il pignoramento. Vogliamo la pace con i contribuenti non dimenticando che siamo in dissesto. Sono circa 11mila che possono accedere alla rottamazione. L’acconto del 20% è la garanzia per dare seguito poi alle prescrizioni del ministero. Fino a 20mila euro si può rateizzare fino a 5 anni. E’ possibile pagare  due rate anche fino a 150 euro”.

Il consigliere di Noi Campani, Francesco  Farese ha sottolineato: “Oggi per la prima volta il Comune approva uno strumento di definizione agevolata per i cittadini che non pagheranno interessi per il futuro su quella cifra dovuta”. Si è quindi votato i due emendamenti proposti da Sguera. Se per il primo è stato ritenuto inammissibile  perché inciderebbe negativamente sulla riscossione.  Mentre  sulla cancellazione dei fermi amministrativi maggioranza e opposizione si sono trovati concordi e passato  con 29  voti favorevoli e 2 astenuti (il consigliere Giorgione la consigliera Rosetta De Stasio). Si è quindi discusso dell’approvazione delle tariffe Tari anno 2023.

A relazionare l’assessore  Serluca: “Il prossimo 15 settembre  ci sarà la la prima rata. Poi si pagherà ad ottobre e a novembre”. Molto dubbiosa la consigliera di Civico 22 Giovanna Megna: “Avremo tre rate a ridosso l’una dall’altra. Andreani ha le sue responsabilità per ciò che è accaduto. E’ un po’ sadico chi lo ha elaborato e le  tabelle portano ancora il lordo dei 18 milioni. Se voi stessi avete detto che era sbagliato ora è uguale. Forse andava corretto almeno il titolo”. Non si è detto d’accordo il consigliere Farese: “Le tariffe sono assolutamente corrette e sono le stesse portate all’approvazione del consiglio nella prima seduta. Non c’era e non c’è alcuna pretesa tributaria in più. C’era invece unaa ragione di trasparenza che abbiamo condiviso”. Il consigliere del Gruppo Misto Antonio Picariello ha spiegato: “Sono le tariffe Tari in maniera ridotte”. Molto critico Capuano nei confronti della società Andraeni: “In questi ultimi tempi ha creato non pochi problemi all’Amministrazione. Sono state fatte delle sanzioni che vanno pagate subito. Ci sono i presupposti per avviare la procedura della risoluzione contrattuale. Venga al più presto indetto una nuova gara. Hanno mandato 250 pignoramenti mentre stavamo per approvare il regolamento”. L’assessore Serluca ha chiarito: “Il contratto con Andreani scade nel 2025 a seguito di proroga per il covid altrimenti sarebbe scaduta prima. Si deve avviare una nuova gara”.  La delibera è passata con 21 voti favorevoli e 9 contrari.

Si è infine discusso del Bilancio di previsione 2023/2025. A relazionare l’assessore al Bilancio: “Abbiamo beneficiato della rinegoziazione dei mutui e rata con risparmio di 548.000 nel 2023 e 553mila euro nel 2024. Entrate previste 391milioni di euro. Spese correnti 79milioni per cura del verde 500mila euro e 100mila per decoro cittadino. Sui servizi sociali i maggiori interventi con quasi 20milioni di euro”. Polemico il consigliere di Città Apertà Angelo Miceli: “In città ormai si nota un disastro ambientale devastante. Non siamo in linea con i manifesti celebrativi del nostro sindaco. L’arredo urbano è fatto da arbusti ed erbacce in crescita”. A rincarare la dose il consigliere Sguera: “In  via Delcogliano la condizione igienico sanitaria del verde provoca vergogna nei cittadini ed è imbarazzante”.  Il capogruppo del Pd Floriana Fioretti ha attaccato: “Non c’è uno scatto in avanti  e  c’è preoccupazione  per la gestione del Pnrr. Questo bilancio si può racchiudere nella parola incertezza”.

La consigliera De Stasio ha attaccato: “Più che incertezza io parlerei di confusione che regna sovrana in città con cantieri aperti e non avvisati; le grandi opere come arco Traiano, nel pagamento dei tributi e nelle agevolazioni, questo bilancio che è poi la visione di questa amministrazione è confusa. A questa amministrazione manca una visione di città e di insieme si cerca solo di raccattare soldi senza avere un progetto. La città è lo specchio di questa confusione”. Il consigliere Farese ha sottolineato come si tratti di un documento contabile ma anche politico: “Dà la direzione degli interventi di questa amministrazione e che destina i maggiori stanziamenti sull’istruzione e sulle politiche sociali. Tutto questo è difficile immaginare che non avvenga per caso ma che è frutto di programmazione”. E’ quindi intervenuto il sindaco Mastella che ha ammesso: “Sul verde è una battaglia che sto cercando di fare all’interno dei sindaci. Bisogna valutare il verde in base all’estensione del territorio che più grande di Napoli ma risorse parametrate.  Proseguiamo sulla linea di ciò che abbiamo fatto sulla sanità. Senza astio e senza acredine”. La delibera è passata con 20 voti favorevoli e 8 contrari.